Gioia Tauro, In forse la finale del Beach Cross
Per un’inspiegabile tendenza al rifiuto del permesso
Un fatto gravissimo per la FMI e per la città. Il Presidente del Co.Re. Calabria FMI, Luigi Mamone : “una pagina nera per lo sport e per Gioia Tauro, chiedo il sostegno delle forze politiche gioiesi e calabresi.
E’ difficilissimo, di fatto ormai quasi impossibile, che la finale del Campionato Nazionale di Beach Cross Trofeo Mediterranèe – lo spettacolare Motocross su sabbia che tante volte sull’arenile di Gioia Tauro, ha vissuto alcune fra le sue giornate agonisticamente più belle, con gare avvincenti, piloti d’importanza nazionale e internazionale e un pubblico di diverse migliaia di spettatori per la gioia (anche) degli operatori economici e alberghieri – possa essere disputata. Dopo una settimana di anticamere in municipio, vani tentativi di parlare con il Commissario e incontri con il funzionario preposto al rilascio del permesso ancora nulla di fatto. La “versione” ufficiale è che il tecnico preposto alla istruzione amministrativa dell’atto debba attendere, per parlare e , forse, per convincere il Commissario prefettizio che regge il comune dopo la fine della Giunta Bellofiorea dire si sul piano “politico”. L’ultimo rinvio, a domani, ( oggi per chi legge) si è avuto ieri dopo che il Direttore della Gara e il Presidente del Comitato Regionale Calabria della Federazione Motociclistica si sono recati per l’ennesima volta al Municipio. Dopo l’ultimo incontro, alle ore ore 14,00 il Presidente del CoRe, Luigi Mamone, esce dal municipio di Gioia Tauro scuro in volto. “E ‘inaudito- è da una settimana che cerchiamo inutilmente un permesso per una gara che sempre è stata fatta a Gioia. Non dicono si non dicono no e ci rinviano – di giorno in giorno – al giorno dopo! a quando – forse – si potrà udire il verbo di questo commissario che fin’ora – a quanto ci è stato detto dal funzionario – non è in sede e in ogni caso non amerebbe parlare con il pubblico.” “Intanto- prosegue – di rinvio in rinvio stiamo andando fuori tempo massimo e non sarà possibile allestire per il 25 il campo di gara e il resto del bel programma agonistico e d’intrattenimento che il Moto Club Tirreno aveva in mente di preparare, con una prova di guida sulla sabbia per le vetture 4×4, il sabato, e la spettacolare serie di gare beach cross la domenica.” Condite da due spettacoli musicali, discoteca, la festa della Birra e altro ancora. Duole dover constatare che in una realtà difficile come quella della provincia reggina, lo sport e gli eventi sportivi: credenziali e espressione di una civiltà che ripudia l’illegalità , il malaffare e le Mafie vengano così immotivatamente penalizzati. Avevamo illustrato già la scorsa settimana con una dettagliata relazione inviata via PEC al funzionario preposto chiarendo tutte le loro iniziali riferite perplessità che hanno fatto desumere non tanto che vi fosse scarsa conoscenza delle gare ma certamente solo una volontà di perdere tempo e vanificare l’evento. Infatti nelle gare di cross su sabbia non è previsto l’intervento della commissione di vigilanza ( come nelle gare automobilistiche su strade di montagna) perché la pista è uno spazio chiuso , interdetto al pubblico e alla circolazione . Abbiamo spiegato che non si può verificare il pericolo che “una moto salti addosso a un bambino” perché le moto possono essere avviate solo dentro la pista e dentro la pista non possono esserci bambini. Abbiamo spiegato che con la nuova disciplina il permesso lo può concedere il Sindaco , o comunque l’ufficiale di governo in carica e che le altre autorità di PG o di PS hanno solo compiti di vigilanza e non devono più rilasciare come un tempo avveniva pareri o preventive autorizzazioni. Abbiamo spiegato al funzionario che dal momento della concessione del permesso il responsabile civile e penale di quanto accade in pista è il presidente dell’ASD richiedente in solido con il Direttore di Gara il permesso di utilizzo della spiaggia . Abbiamo infine evidenziato che la manifestazione avrebbe provocato benefici economici per gli operatori della città: albergatori, ristoratori, pizzaioli etc, stante l’elevato afflusso di pubblico. “ Inutile dire – stigmatizza Mamone – che l’annullamento della manifestazione rappresenterà una pagina bruttissima per la storia recente della città di Gioia Tauro. E non da ultimo il comune , probabilmente sarà chiamato a rispondere dei danni anche economici che l’immotivato rifiuto provocherà .” Il Presidente del Co.Re. FMI della Calabria auspica infine che tutte le forze politiche gioiesi- senza distinzione di colore e schieramento – prendano aperta posizione contro un comportamento che concretizza per Gioia Tauro un gravissimo danno d’immagine e palesa- alla base dell’ostracismo – probabili ingiustificate forme di prevenzione. Al contempo, il Presidente della FMI calabrese – pur senza farsi illusioni – spera ancora che, in zona Cesarini, il Commissario e il Tecnico, ciascuno per la propria sfera di competenza, facciano nell’immediatezza quanto possibile per salvare la gara.