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PALMESE-MESSINA 1-1 (tabellino, cronaca e interviste post-gara)

PALMESE-MESSINA 1-1 (tabellino, cronaca e interviste post-gara)

 

PALMESE: Franza 8, Meringolo 6.5, Gambi 7, Dodaro 6.5 (84’ Citrigno sv), Colombatti 7, Gomes Ferreira 7.5, Molinaro 7 (78’ Giorgiò 6), Di Dionisio 6.5, Orlando 6.5, Gagliardi 6.5 (84’ Diomande sv), Galeano 6.5.

A disposizione: Sanavia, Anile, De Lucia, Puntoriere, Misale, Scarcella.

Allenatore: Sig. Alessandro Pellicori.

 

MESSINA: Meo 6.5, Lia 6.5, Cozzolino 6 (60’ Polito 6), Pezzella 6.5 (85’ Mariani sv), Manetta 6, Colombini 6, Rosafio 7, Maiorano 7, Mascari 6.5, Lavrendi 7, Ragosta 7 (78’ Cocuzza 6).
A disposizione: Prisco, Tricamo, Bossa, Mosca, Balsamà, Dezai Tresor.

Allenatore: Sig. Giacomo Modica

 

MARCATORI: 7’ Molinaro (P), 29’ Ragosta (M)

 

ARBITRO: Sig. Niccolò Panozzo di Castelfranco Veneto

ASSISTENTI: Sig. Alessandro Palmigiano di Ostia Lido e Sig. Francesco Valente di Roma II

 

NOTE: pomeriggio nuvoloso, spettatori 900, di cui 300 messinesi. Ammoniti: Gomes Ferreira (P), Meo, Manetta, Colombini, Maiorano, Mariani (M). Angoli: 2-10. Recupero: 1’ e 5’

 

PALMI – Dopo un mese di astinenza di punti, la Palmese coglie un punto prezioso con il quale, quantomeno, può muovere la propria classifica, e non perde contatto dai diretti avversari per la salvezza, obiettivo inedito per il Messina. Al Lopresti si rivede il pubblico delle grandi occasioni, nonostante la giornata, dal punto di vista climatico, non sia stata delle migliori. I neroverdi e gli ospiti hanno battagliato senza esclusione di colpi e il risultato può star bene ad entrambe: solo gli episodi hanno infatti impedito la vittoria alle due squadre, sebbene nella ripresa sia uscito molto di più il Messina, dinanzi però a una Palmese mai doma e che, rispetto alle scorse uscite, sembra reggere di più la pressione e dimostra la voglia, il carattere e la determinazione, tutte quelle armi con le quali i neroverdi si erano fatti un nome nell’olimpo del calcio dilettantistico nazionale, al termine della scorsa stagione. Balza agli occhi dei tifosi, ma anche a quella della cronaca, una Palmese che ha fatto registrare un cambio netto, una sterzata decisiva forse, suggellata dalla capacità di saper soffrire nel momento migliore degli ospiti e portare a casa il risultato, che spezza così una maledizione che durava dalla partita in Campania contro la Gelbison sino alla turbolenta trasferta di Vibo Valentia. La Palmese c’è e lo dimostra sin dai primi minuti di gioco, quando nemmeno il tempo di prendere le misure che al 7’ i locali passano in vantaggio con la firma di Molinaro, che come uno squalo, sente l’odore del sangue e deposita l’1-0 per la gioia del pubblico neroverde. La Palmese avrebbe qualche occasione in contropiede per arrotondare subito il risultato, dato il chiaro e immediato intento degli avversari di sbilanciarsi a caccia di un repentino pareggio, ma manca precisione nell’ultimo passaggio in uscita. Il Messina, scrollatosi di dosso lo svantaggio dal punto di vista mentale, riesce a star meglio in campo, senza rischiare nulla almeno sino alla mezz’ora e in questo arco di tempo la Palmese deve dire grazie a Franza, superlativo al 20’ su una girata di Mascari con un riflesso che per un attimo ha ricordato Buffon su Inzaghi nella finale di Manchester, tanto per far intendere il coefficiente di difficoltà dell’intervento del portiere campano. Il Messina preme, ma quando non è Franza a intervenire, è la difesa ad essere impenetrabile, dal capitano Nello Gambi, al gladiatore Murilo Gomes, a Gabi Colombatti e a Sante Meringolo. Almeno sino al 30’ appunto, quando si materializza una disattenzione al limite dell’area, preda di Ragosta che punisce con l’1-1 imparabilmente Franza, che non può abbozzare nemmeno l’intervento. Da qui in avanti solo reazione Palmese, soprattutto al 36’, quando Meo si vede superato da Orlando e al portiere non resta che abbattere l’attaccante per impedirgli un gol quasi certo: per l’arbitro però l’intervento falloso è punibile solo con il cartellino giallo. Episodio che avrebbe potuto dare esito e strascichi diversi sul campo e dal punto di vista psicologico agli avversari, sul finire del primo tempo, se fosse stato punito con l’espulsione, che ai più sembrava sacrosanta. Nonostante ciò la Palmese continua imperterrita a spungere a a sfiorare il gol agli sgoccioli della prima frazione. Orfana degli inforunati Le Piane, Junca-Parent, Cucinotti, Trentinella e altri in attesa di poter giocare contro l’Ercolanese, la squadra di mister Pellicori non si crea alibi per le assenze e punta a fare bottino pieno nel secondo tempo. A centrocampo si fa dura la lotta e l’arbitro estrae i primi cartellini gialli. La girandola di cambi potrebbe determinare qualcosa, ma nulla di più rilevante accade, se non un’occasione nitida per il Messina, con un palo colpito da Rosafio, leggermente deviato, sul cui tiro Franza ci mette una provvidenziale ennesima pezza. Le offensive da una parte e dell’altra aumentano, ma la guerra di nervi viene vinta dalle difese. Un risultato che fa comodo a entrambe, in vista delle ultime partite del girone di andata, prima del rush finale nel giro di boa. Un punto che è ossigeno per una Palmese che sembra si sia lasciata alle spalle tutte le negatività che le hanno impedito di fare bottino nell’ultimo mese. I neroverdi hanno dimostrato di conoscersi di più e di avere un’identità chiara e precisa soprattutto nel momento più difficile. Per il Messina, un pari che serve distanziarla dal Roccella, mentre chi sorride è l’Ebolitana. La Palmese nel prossimo turno sarà impegnata in trasferta contro l’Ercolanese.

 

LE INTERVISTE –

 

Alessandro Pellicori (allenatore Palmese): “Sicuramente siamo partiti bene e infatti abbiamo trovato il vantaggio non a caso su un pallone recuperato. Poi ci siamo abbassati un po’ e abbiamo preso uno dei soliti gol nostri, perché lì ci vuole sempre un po’ più di attenzione. La partita poteva cambiare su un’espulsione che non è stata accordata dall’arbitro, che ha deciso solo per l’ammonizione sul portiere, con Orlando lanciato a rete. Nella ripresa invece abbiamo cercato di bloccare la loro fonte del gioco, Pezzella, anche se dal mio punto di vista dovevamo cercare con più insistenza il gol, alcune situazioni potevano svilupparsi in maniera diversa, ma siamo stati troppo precipitosi. Dispiace perché noi in queste partite dove abbiamo perso, ci è mancata la concentrazione e la determinazione negli episodi. Siamo mancati nelle piccole cose, come per esempio prendere tanti gol su calci piazzati, da palle inattive e per mancanza di attenzione”

 

Giuseppe Carbone (patron Palmese): “Si può ripartire da questa partita. Iniziamo un nuovo percorso E’ normale che la partita di oggi per noi era importantissima contro una squadra di una caratura molto più avanzata della nostra come obiettivi, fare risultato oggi per noi era qualcosa di fondamentale ed è un motivo di orgoglio aver fatto risultato contro il Messina, al di là dei tre punti che volevamo ottenere. Mi scuso per il silenzio stampa precedente, ma è stata una decisione presa in un momento in cui la squadra purtroppo soffriva molto, non solo per quello che avveniva sul campo ma anche per quello che erano le motivazioni che inducevano all’interno della società di dire la propria, tenendo anche un basso profilo nei confronti dei calciatori, che sono ragazzi, per la maggior parte, che si affacciano per la prima volta a un campionato nazionale di Serie D. Oggi abbiamo voluto riaprire il nostro confronto con i media perché per noi da domani inizia una nuova stagione. Lavoreremo per ovviare alle negatività che abbiamo riscontrato in campo e fuori dal campo, quindi ripartendo sempre da Pellicori, ci sarà anche una nuova Palmese, che punta a una tranquilla salvezza e sono convinto che potremo ottenerla, poichè nonostante le sconfitte, la squadra è sempre stata viva, quantomeno l’ossatura centrale ha dato i risultati che noi auspicavamo. L’innesto di qualche altro giocatore soprattutto da domenica prossima ci permetterà di avere una visione diversa. Non era nostra intenzione abbandonare il dialogo con i media, ma dovevamo tenere lontano il chiacchiericcio che spesso interviene. Sicuramente faremo importanti operazioni sul mercato, oggi però abbiamo visto una Palmese già diversa, che con gli innesti giusti potrà raggiungere i propri obiettivi ”

 

Giacomo Modica (allenatore Messina): “La squadra si è espressa bene e ha costruito molte azioni da gol, c’è un po’ di rammarico per non aver fatto risultato pieno, ma allo stesso tempo con un calcio propositivo abbiamo cercato di mettere in difficoltà la Palmese, che sapevamo di non dover sottovalutare nonostante la striscia negativa accusata, che non doveva ingannarci. Sono contento di come i miei calciatori stanno lavorando. Gli obiettivi di questa squadra? Guardiamo la classifica di giornata in giornata, vedremo cosa porterà e cosa toglierà questo mercato, chi andrà via perché vorrà più spazio, chi arriverà, chi rimarrà e poi tireremo le somme a fine campionato. Di certo la società non si aspettava di occupare una simile posizione in classifica, ma credo che dello stesso avviso possa essere la Palmese. Mi rincuora il fatto che abbiamo cercato la vittoria sino all’ultimo, senza lasciare nulla di intentato. Nella ripresa siamo usciti alla distanza e abbiamo avuto più noi il controllo del gioco, un peccato per il palo di Rosafio, ma c’è da dire che anche nel primo tempo, prima e dopo il nostro gol, siamo andati vicino a ribaltare la situazione, se non fosse che il loro portiere abbia parato l’impossibile, soprattutto su una girata di Mascari. Guardiamo avanti ai prossimi impegni, la squadra lavora bene in settimana e sono sicuro che miglioreremo da qui sino alla fine del campionato. I playoff? Non abbiamo un obiettivo definito, come detto cercheremo di guardare la classifica di giornata in giornata e poi ci prenderemo la posizione che meritiamo. Sicuramente una società del genere non merita di essere in lotta per la salvezza in questa categoria, vista la sua storia e la sua tradizione calcistica”

 

 

Il Responsabile Comunicazione

Dott. Gianluca Trunfio

 

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