Il Vescovo Milito incontra e prega con gli operai e i dirigenti MCT al Porto di Gioia Tauro
Al termine della preghiera, il Vescovo ha incontrato i lavoratori durante il cambio del turno per far loro presente l’interessamento e la vicinanza della Chiesa diocesana alle vicende portuali esprimendo loro il desiderio di ascolto e di confronto. Il Vescovo si è soffermato su tre punti: «conoscere effettivamente la verità sulla situazione del porto; la ragione – intesa come bene comune – deve avere la meglio sulle ragioni – intese come interessi personali; da tutte le parti interessate occorre anzitutto tenere conto della dignità della persona umana, in vista del bene del futuro del Porto». E continuando: «Mi piange il cuore quando passo accanto al Porto nel vedere non una ‘cattedrale nel deserto’, perché il Porto funziona. Bensì dei ‘deserti attorno alla cattedrale’. Se tutto andrà come si prospetta, da inizio luglio si attiverà per tre anni l’Agenzia del Porto che assorbirà i lavoratori in cosiddetto esubero. Mi auguro e spero che non siano questi tre anni di sonnolenza o di contentini. In questi tre anni vi è l’obbligo, da entrambe le parti, di lavorare affinché il problema non si procrastini nel tempo, ma si risolva appieno». E concludendo: «Auspico che nessuno resti senza stipendio e tutto ciò che è possibile per costruire ed incrementare la potenza lavorativa del Porto si faccia. Buona e Santa Pasqua a tutti».