Tripodi, tutelare la CPL dopo l’ennesima intimidazione mafiosa
In un cantiere aperto a Vibo Valentia, l’impresa CPL (Cooperativa Progresso e Lavoro) con sede a San Giorgio Morgeto /Polistena (RC) aggiudicataria dell’appalto di costruzione del nuovo teatro comunale, è stata destinataria dell’ennesima intimidazione mafiosa.
La scorsa notte, infatti, è stato incendiato un escavatore di proprietà dell’azienda da vigliacchi criminali i quali, certamente, non è la prima volta che prendono di mira la CPL.
Fino a poco tempo fa infatti in un cantiere a Reggio Calabria i manovali della ndrangheta hanno fatto visita alla CPL, provocando un incendio doloso, come pure in altri cantieri aperti sul territorio della provincia di Reggio Calabria e addirittura fuori regione.
Se tutto questo da un lato è indice che la CPL opera nel delicato campo dell’edilizia e dei lavori pubblici lontano da connubi e forme di complicità con le organizzazioni mafiose, dall’altro pone il problema dell’efficacia del sistema delle tutele nei confronti della CPL e di tutte quelle imprese di costruzione che lavorando onestamente, subiscono le “attenzioni” delle mafie senza godere di forme di protezione adeguate da parte delle istituzioni.
In questo caso ed in altri analoghi, non solo si registra l’intimidazione mafiosa come arma di pressione psicologica sui lavoratori e sull’azienda a cui vogliamo rinnovare la solidarietà e la vicinanza, ma si patiscono pure i danni economici arrecati di cui l’impresa purtroppo se ne dovrà fare interamente carico.
Chiediamo dunque alle istituzioni preposte un impegno concreto per assicurare alla CPL condizioni di sicurezza tali da poter garantire oltre che l’incolumità dei quadri dirigenti, soci e lavoratori, anche la continuità dei cantieri aperti e delle opere pubbliche iniziate in molti comuni della Calabria e non solo.
Polistena lì 17/02/2015
Michele Tripodi – SINDACO DI POLISTENA
Coordinatore provinciale di Avviso Pubblico