Tripodi, Polistena: l’ortopedia a Reggio e’ chiusa a supportarla sara’ Polistena
Il vice sindaco di Polistena Michele Tripodi, dalla sua pagina Facebook afferma: ”Stamattina il reparto di ortopedia del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria è chiuso. Le cause sarebbero i troppi operatori sanitari contagiati dal Covid.
Segue una disposizione dell’ASP che recita – si legge testualmente – “La UOC Ortopedia del PO di Polistena tratterà le urgenze ortopediche e traumatologiche della provincia di Reggio Calabria”.
Praticamente il reparto di ortopedia dell’ospedale di Polistena subirà un sovraccarico inaspettato in un momento in cui il presidio di Polistena vive identiche difficoltà di contagi COVID, anzi aggravate da carenze croniche di personale superiori al Gom e ad altri presidi della provincia.
Sono solidale con i dirigenti medici e gli operatori dell’ospedale di Polistena che ringrazio perché stanno sacrificando l’anima per garantire un minimo di servizio pubblico ai cittadini bisognosi di cure”.
Tripodi continuando sottolinea con forza:”Ma così diventa impossibile lavorare.
Non ci interessano i balletti e i giudizi di queste ore sul nuovo Commissario.
La situazione è cosi grave che richiede interventi urgenti. La Regione Calabria che ancora mantiene le competenze di direzione nelle Aziende sanitarie dove è?
Che dice e cosa fa il presidente facente funzioni che HA CHIUSO prima del tempo con l’ordinanza n.82 del 29 ottobre gli ospedali in tutta la regione, bloccando i ricoveri ordinari e le prestazioni ambulatoriali e specialistiche?
Non è il momento di esaminare l’opportunità della scelta del commissariamento, che certamente non è mai un fatto positivo.
La mala politica che ha contribuito a distruggere la sanità calabrese nel tempo non ha diritto di parola in questo momento, nè di giocare sulla pelle dei cittadini come ha fatto in tante occasioni pre e post elettorali”.
Infine Michele Tripodi conclude:”È invece il momento di agire subito e questo potere è in mano alle Aziende sanitarie che dipendono dal Dipartimento regionale Tutela della salute.
Mi auguro di cuore che il peggio non debba ancora arrivare…fate presto!”
Caterina Sorbara