Taurianova, peripezie carnascialesche dell’Armata Brancaleone.
Premesso che non intendo in alcun modo criticare il carnevale Taurianovese, un evento a cui tengo particolarmente considerato che più volte, nelle vesti di assessore, mi sono impegnata per organizzarlo, tra l’altro con grande successo.
Ciò detto mi corre l’obbligo di rilevare la disorganizzazione e l’improvvisazione che hanno caratterizzato il “carnevalino” appena trascorso.
Un evento programmato in maniera approssimativa, che rischiava di trasformarsi in un clamoroso fiasco se non ci fosse stata la provvidenziale collaborazione dei dirigenti scolastici dei due circoli di Taurianova, degli alunni e delle loro famiglie e di una scuola di danza. Nel fare caotico, pare che gli organizzatori abbiano omesso di comunicare l’evento in programma agli organi preposti all’ordine pubblico, mettendo a rischio l’incolumità dei bambini partecipanti.
La decisione iniziale dell’armata Brancaleone di celebrare il “carnevalino” solo di Domenica, escludendo il Martedì grasso, giorno in cui hanno luogo molte celebri sfilate, non aveva senso, tanto da dover porre rimedio in corso d’opera, mettendo su in fretta e furia un palchetto da villaggio vacanza delle Hawaii, nel quale hanno fatto vetrina turisti allampanati, con tanto di collana floreale.
Un “carnevalino” organizzato chiedendo un aiuto economico ai negozi della città, sempre gli stessi, con agire scorretto e inopportuno dal momento che Un’Amministrazione non si può comportare alla stregua di un comitato feste e mettersi in concorrenza con le Associazioni culturali nella richiesta di sponsorizzazioni.
In questi “Giovincelli”, evidentemente, alberga un po’ di confusione: pensano ancora da componenti di Associazione e non da Amministratori, probabilmente inconsapevoli che la politica deve adottare atti di indirizzo e non rilasciare ricevute fiscali e che la Consulta deve coordinare le Associazioni aderenti e non organizzare eventi. A tal proposito mi chiedo come mai nessuna delle Associazioni culturali “tanto operose” aderenti alla Consulta e vicine all’Amministrazione, abbia inteso fornire un contributo concreto al “carnevalino”, organizzando, per esempio, un carro o un ballo di gruppo? Mi chiedo ancora, come mai tali Associazioni si sono defilate, scaricando il peso economico dell’organizzazione vera e propria alle scuole e alle famiglie. Forse perché c’era da spendere e non da prendere?
Se “carnevalino” doveva essere si poteva chiedere il contributo alle grandi aziende contigue all’Amministrazione o pensare ad un’autotassazione dei componenti della Giunta e del Presidente del Consiglio. Una piccola parte dello stipendio, una tantum, sarebbe bastata a finanziare il “carnevalino” e dare un segno di “cambiamento”.
Maria Teresa Perri.
Consigliere Comunale di Taurianova eletta nella lista “Cultura e Identità” (della coalizione “Innamorati di Taurianova” con Avv. Rocco Biasi candidato a Sindaco).