Taurianova, la Mietitrice a Villa Fava. Primo step di un progetto di valorizzazione culturale nel nome di Monteleone
“Sarà un primo importantissimo passo verso la valorizzazione culturale della città” – ha dichiarato il Sindaco di Taurianova, Fabio Scionti confermando che il prossimo 28 giugno, sarà collocata nella Villa Fava “La Mietitrice” una fra le opere più importanti dello scultore Alessandro Monteleone.
L’opera, grazie alla disponibilità della figlia dell’artista, Maria Merita Monteleone, diventerà patrimonio culturale e memoria storica di uno dei figli più illustri dell’antica Radicena. Al contempo sarà il primo step verso un impegno che nel nome e nel ricordo di Monteleone dovrà contribuire a far diventare Taurianova, il centro e il fulcro di una proposta artistica e culturale assolutamente sprovincializzata.
Impegno che valorizzi il passato e nel ricordo di Montelone sappia guardare anche alle avanguardie contemporanee con l’intento di far di Taurianova un punto d’incontro artistico e di confronto fra scuole e movimenti culturali capaci di guardare all’Europa e al mondo. Un progetto impegnativo questo, che parte da lontano e che ora grazie all’impegno del Sindaco ha trovato realizzazione.
Alessandro Monteleone, nacque a Radicena nel 1897 e fu allievo di Vincenzo Romeo – scultore di vaglia che aveva bottega in una Radicena fin de siecle ancora non divenuta Taurianova. Paese che non aveva ancora conosciuto le rovine del terremoto del 1908. Terra natale lasciata ben presto per proseguire gli studi e dedicarsi all’arte nella capitale. Erano gli anni del ventennio e della rigida censura del MinCulPop ma anche delle produzioni artistiche celebrative dello spirito nazionalistico. Spesso complessi scultorei imponenti, a maggior gloria della romanità e del regime che venivano commissionati agli artisti più talentuosi e che meglio sapevano interpretare il sentimento volto alla enfatizzazione dell’ideologia dominante. In quegli anni fu titolare della cattedra di scultura all’Accademia delle Belle Arti di Via Ripetta. Le sue opere – soprattutto dopo la guerra – furono esposte anche all’estero e a Parigi in particolare. Importanti quelle realizzate a Reggio: la Cattedra arcivescovile del Duomo; il monumento funebre dell’arcivescovo Montalbetti e quello di Mons Lanza, la statua di Garibaldi nella Piazza della Stazione Centrale, il monumento a Corrado Alvaro, la Pala dell’altare della Madonna della Consolazione e l’imponente mosaico di Palazzo Foti, sede un tempo della Provincia e oggi della Città Metropolitana. Opere tutte, attraverso le quali, Monteleone ricostruisce un cammino semantico fra storia arte e cultura a maggior gloria della terra d’Enotria. Fortissimo restò sempre il suo legame con la Calabria e con la natìa Radicena e alla memoria di uno dei suoi figli più illustri, Francesco Sofia Alessio, realizzò il monumento posto sulla Via Marina del capoluogo. Si spense nel 1967 dopo aver dedicato i suoi ultimi anni alla pittura. Un contributo artistico e di proposta culturale – quello di Monteleone – importantissimo e che ora grazie alla cessione de “La Mietitrice “ sarà riscoperto e più adeguatamente ricordato dai cittadini di Taurianova, sulla via di un rinnovato impegno culturale volto alla riscoperta degli esempi e dei valori dei suoi figli più illustri.