Taurianova, acceso l’albero della vita
Dopo Reggio Calabria, anche a Taurianova è stato acceso sabato scorso l’albero della vita, che illuminerà la piazza centrale della città per tutte le festività natalizie e farà da cornice in questi giorni alla vendita delle stelle di Natale.
Iniziativa dell’AIL, l’Associazione italiana contro le leucemie, linfomi e meloma, per finanziare la ricerca scientifica e l’assistenza ai malati ematologici .
Non un classico albero, ma un albero speciale, particolare,realizzato all’uncinetto e, che intreccia storie, desideri, lacrime, speranze.
Oltre 1000 piastrelle dai meravigliosi colori per filo che ha unito mani e cuori alla ricerca che l’AIL porta avanti da tantissimi anni (quest’anno si festeggiano i 50 anni dell’Associazione) e grazie alla quale tanti malati hanno avuto una cura per la vita.
«Un albero che colora di gioia, di forza e speranza la nostra città» così lo ha definito don Mino Ciano, parroco a Taurianova che ha presenziato alla cerimonia che ha visto anche la partecipazione del presidente della sezione di Reggio Calabria – Vibo Rosalba Di Filippo Scali che ha raccontato la nascita dell’iniziativa della vendita delle stelle di natale, che ora coinvolge oltre 4800 piazze italiane, ma che è nata ben 33 anni fa a Reggio Calabria.
Emozionate anche il ricordo di chi non ce l’ha fatta e la presenza in piazza di tante mamme che hanno lottato, sofferto e sperato con coraggio, determinazione ed entusiasmo, lo stesso che Giuseppina Santoro, Natalina Musicò ed Elisabetta Curatola, le referenti AIL per la città, hanno saputo trasmettere nel coinvolgere e trovare tante mani pronte a lavorare nella libertà dei colori e della fantasia, unite allo stesso filo.
E l’albero all’uncinetto per l’AIL oltre a dar luce e accendere l’amore, il 26 dicembre rappresenterà anche l’arrivo della passeggiata di tanti piccoli e grandi Babbo Natale che l’Associazione “Amici del Palco” in collaborazioni con la Consulta delle Associazioni di Taurianova organizza in sostegno dell’AIL.
“Tutti in corsa… per la ricerca” non sarà solo uno slogan, ma la certezza che non ci si può fermare e non si può fermare la ricerca, oggi che 8 malati su 10 trovano la cura, è necessario fare di tutto e non dimenticare i sogni spezzati dei 2 su 10 che purtroppo perdono la vita per la malattia.
Certi che non solo a Natale, ma insieme… si può fare tanto.
Caterina Sorbara