Tasso di disoccupazione, in Calabria quello più alto d’Europa
Siamo abituati a vedere i numeri della crisi. Sappiamo perfettamente che piccoli momenti di ripresa si alternano ad altri più difficili per la nostra economia, così come sappiamo che il tasso di disoccupazione in Italia è ancora troppo alto. I dati Istat vedevano, almeno fino al mese scorso, una lieve ripresa per quanto riguarda la disoccupazione giovanile, ma come in tanti esperti del settore hanno fatto notare, si tratta di una ripresa più apparente che reale, dovuta sia all’effetto voucher che alle nuove partite Iva. Ma come stanno realmente le cose?
Tasso di disoccupazione in Italia
Il tasso di disoccupazione in Italia si può definire altalenante. Infatti, se verso Luglio del 2016 si era registrata una discreta ripresa, a Gennaio del 2017 la disoccupazione giovanile era risalita al 40%. I disoccupati, a Dicembre del 2016 erano già aumentati a quota 3.103.000, quindi con un aumento di 9 mila unità rispetto al mese di novembre del 2015 e di 144.000 unità su Dicembre del medesimo anno.
La situazione, quindi, resta anche adesso non allarmante, ma sotto osservazione. A Marzo del 2017 viene registrato un tasso di disoccupazione a livello nazionale dell’11,7%, con un +0,1 rispetto al mese di Febbraio dell’anno precedente, il 2016.
Ma se è calato il tasso di disoccupazione giovanile, età compresa tra i 15 e i 24 anni, si registra un netto incremento dei disoccupati over 50, segnando un grigio +59 mila in un mese, un vero record nel mese di Marzo 2017.
La situazione nel sud
La situazione del sud Italia non è migliore. Spetta infatti alla Calabria il triste record in Europa come regione con il maggior tasso di disoccupazione giovanile nel 2016, con un 58,7%. A diffondere questi dati è stato l’Eurostat che ha individuato varie regioni con dati simili alla Calabria. Ad avere un tasso di disoccupazione maggiore di quello calabrese sono due enclave spagnole: Ceuta, con il 69,1% e Melilla, con il 63,3% che però non vengono incluse nella classifica europea in quanto si trovano geograficamente tra le terre d’Africa.
Ritornando nel vecchio continente, invece, vediamo che subito dopo la Calabria si posiziona l’Andalusia, con un tasso del 57,9%. Triste, ma vero, subito dopo troviamo in classifica altre due regioni italiane: la Sicilia con il 57,2% e la Sardegna con il 56,3%, che si posiziona al sesto posto. In tutto sono 5 le regioni italiane che nel 2016 sono entrate a far parte di questa classifica negativa, con un tasso di disoccupazione superiore al 17%.
I giovani vanno all’estero
Non deve stupire quindi se i giovani, soprattutto del sud Italia, lasciano il Paese per cercare un lavoro all’estero. In particolare questo dato è confermato dal netto incremento di aperture di carte e conti correnti specifici per i pagamenti all’estero ( vedi http://www.migliorcontocorrente.org/ ). Non è una soluzione fuggire all’estero, ma fino a che l’economia italiana non si sarà ripresa può essere una valida alternativa.