Sul porto di gioia Tauro continua a preoccupare il silenzio di renzi

Il dossier consegnato dal Presidente della Giunta Regionale calabrese, Mario Oliverio, al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, sul Porto di Gioia Tauro contiene una parte di proposte su cui da anni la CGIL si sta battendo. E, sul concreto, per lo sviluppo del Porto di Gioia saranno fondamentali le decisioni, non più rinviabili sulla ZES, la realizzazione del Gateway ferroviario per collegare il porto alla terraferma e, quindi, investimenti concreti da parte anche di Rfi, una nuova definizione del ruolo dell’Autorità portuale con una diversificazione degli altri porti calabresi e con la nomina di un Presidente dalle indubbie capacita manageriali e conoscenza della portualità, e, non per ultimo,  la scelta di far diventare Gioia il polo naturale della logistica del Mediterraneo. Oggi sappiamo che su questa impostazione il Presidente Oliverio è d’accordo. Bene, verificheremo nel prossimo futuro questo importante impegno. Ma quello che continua a preoccuparci, invece, e molto, è il silenzio del Presidente Renzi e l’assenza di risposte concrete a cominciare dalla ZES. Questo Governo nazionale ha continuato ad abbandonare il porto di Gioia e la Calabria. Emblematico è avere completamente ignorato Gioia Tauro nella sua recente e contestata visita alle Omeca di Reggio Calabria. Per noi, invece, il Porto ed il suo sviluppo sarà centrale anche nel prossimo sciopero generale del 12 dicembre.