Il sindaco Barone si faccia subito da parte
I continui abusi e la violazione delle norme sono stati una costante dell’Amministrazione comunale di Palmi, sin da quando a palazzo san Nicola si è insediata la maggioranza di centro destra guidata dal sindaco Barone. Ora, con l’arresto di Gabriele Parisi nell’ambito dell’inchiesta Alchemia condotta dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, il quadro ambientale che ha portato all’elezione del sindaco nel 2012 e che consente alla sua maggioranza di guidare la Città si va sempre meglio delineando. L’arresto del consigliere Parisi, accusato di complicità con la cosca mafiosa dei Parrello-Gagliostro, non è infatti che l’ultimo degli incresciosi episodi che la maggioranza messa in piedi da Barone ha dovuto subire in questi anni. Nel novembre del 2012 il vicesindaco Giuseppe Mattiani, mister preferenze con 387 voti personali, è costretto a lasciare l’incarico quando il padre ed il nonno, entrambi imprenditori, subiscono il sequestro dei beni perché accusati di favoreggiamento alla cosca dei Gallico. Due anni dopo è la volta di un altro assessore, Giuseppe Isola, arrestato e accusato di due distinti tentativi di concussione ai danni del Presidente dell’Associazione “Leonida”, che aveva ottenuto la gestione del Teatro all’aperto in località Motta, e del Presidente e Vice Presidente dell’Associazione “Full Forming”. Giovanni Barone non finga ancora una volta che non sia successo nulla. Parisi, dopo Mattiani, è stato il consigliere più votato del Popolo della Libertà. Senza l’apporto di queste preferenze Barone oggi non sarebbe verosimilmente il sindaco di Palmi. Le sue dimissioni sono un atto dovuto sia che ignorasse la qualità dei suoi imprescindibili alleati sia, a maggior ragione, che ne fosse pienamente consapevole. La sua ostinata permanenza a palazzo san Nicola, a dispetto di quel che capita, può solo sortire nuove umiliazioni alla sua, alla nostra Città. “Il sindaco delle sole persone perbene”, come si è autodefinito, abbia la dignità di farsi da parte prima di esser travolto e di travolgere con la sua caduta l’intera Città.