Silenzio in memoria delle donne vittime di violenza.
Risuona il silenzio e la commossa partecipazione on line nell’Auditorium del Piria di Rosarno, dove a parlare sono decine d scarpette rosse adagiate sul maestoso palco con accanto i nomi di tantissime donne vittime di violenza. La Preside Russo ha voluto rivolgere un messaggio a tutta la comunità scolastica: “Nella moderna società l’istituzione scolastica assume un ruolo pregnante sull’educazione e formazione delle nuove generazioni;infatti risulta quanto mai necessario sensibilizzare ed informare gli adolescenti e i giovani in modo da metterli in condizioni di riconoscere, affrontare e denunciare qualsiasi forma di violenza perché possa essere affrontata anche attraverso la costruzione di reti di relazioni in grado di sostenere concretamente le donne nei loro percorsi di contrasto alla violenza stessa sia essa psicologica che fisica. L’ Istituzione scolastica ha il compito precipuo di prevenire il riproporsi di schemi e di modelli comportamentali violenti a carico delle nuove generazioni. E’ necessario iniziare a sperimentare nuove forme di convivenza civile,azioni di prevenzione,educare alla costruzione della cultura delle pari opportunità,mettendo in discussione stereotipi e stimolando una diversa consapevolezza tra le giovani generazioni. Risulta quindi fondamentale che, il modus operandi all’interno della comunità scolastica, tenga conto dell’esistenza di due generi aventi stesso valore e stessa dignità. In tutte le classi virtuali del Piria di Rosarno e Laureana di Borrello, sulla piattaforma TEAMS, sono stati osservati tre minuti di silenzio in memoria di tutte le vittime delle violenze e delle prevaricazioni. Ogni docente ha dedicato, inoltre, significativi, momenti di riflessione sulla tematica in oggetto, con visione di filmati anche in lingua inglese proposti dal British Council.. Il cambiamento deve partire dalla scuola in particolare dall’educazione all’affettività che permette a tutti di prendere coscienza delle proprie emozioni e quindi controllarle. Le donne devono lottare, devono avere la forza di denunciare abusi e violenze, anche le violenze domestiche che purtroppo,come afferma la studentessa della 3A dell’ITE Tavella “nel periodo del lockdown si sono accentuate, perchè le donne non trovano il coraggio di reagire”. “Alza il capo o Donna” ha chiosato la Preside,”sei una guerriera che non si arrende,sei musica e sole,sei forza ed amore”