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Si chiude una brutta pagina della recente storia di Palmi

Era venerdì 28 agosto quando un comunicato come questo denunciò l’esistenza di un cantiere abusivo in Villa Mazzini. Domenica dovemmo fare un nuovo comunicato stampa. Infine lunedì la notizia era su tutti i giornali locali e si formò spontaneamente un gruppo di cittadini che chiedeva a più riprese l’intervento della Polizia Locale. A fine mattina il cantiere veniva bloccato ed in serata si organizzava un nuovo sit in di protesta; ma l’Amministrazione Barone, incurante, chiedeva alla Soprintendenza un parere per l’installazione in Villa Mazzini di “un monumento dedicato ai Palmesi nel mondo”. Lo chiedeva a babbo morto, lo chiedeva “positivo e celere”. Lunedì 5 ottobre, infine, la Soprintendenza, anche grazie alla pressione esercitata dall’opinione pubblica della Città, dava parere contrario all’installazione di quel monumento in Villa. 

Nei due anni successivi abbiamo tenuto alta l’attenzione dell’opinione pubblica perché si accertassero le responsabilità di un episodio che definimmo di “straordinario abusivismo pubblico” e, soprattutto, si riconsegnasse alla Città un angolo di bellezza deturpato dal cemento e dall’arroganza. A maggio dello scorso anno abbiamo sollecitato, insieme all’associazione Nuova Agorà, un intervento della Procura della Repubblica e di recente ne abbiamo fatto oggetto di una delle nostre prime interpellanze in Consiglio comunale. Perciò oggi quella ruspa in azione in Villa Mazzini è per noi motivo di grande soddisfazione. Siamo felici di registrare che la battaglia intrapresa sin dall’agosto del 2015 insieme a molti cittadini palmesi sia stata, infine, coronata dal successo.

 

Palmi, 22 settembre 2017