Segnalazione relativamente all’inquinamento marino della costa tirrenica
Al Signor Sindaco del Comune di SAN FERDINANDO
Al Signor Sindaco del Comune di ROSARNO
Al Signor Sindaco del Comune di NICOTERA
Al Signor Sindaco del Comune di GIOIA TAURO
Al Signor Presidente della Regione Calabria CATANZARO
Al Signor Presidente della Provincia di VIBO VALENTIA
Al Signor Sindaco della Città Metropolita di REGGIO CALABRIA
Ai Signori Prefetti delle Province di REGGIO CALABRIA e VIBO VALENTIA
Al Signor Comandante della Capitaneria di Porto di GIOIA TAURO
Autorità,
comprendo che in questo momento la situazione sanitaria è la priorità, ma chi ha delle responsabilità deve guardare avanti e cercare di prevedere anche le iniziative da assumere nel momento in cui non ci sarà più il problema del “corona virus”. Attualmente, oltre al problema di salute dei cittadini, vi è anche una evidente ed ulteriore crisi economica derivante dalla impossibilità, per tutti, di poter svolgere la propria attività. Ma, questa deve essere superata cercando di preparare il terreno per consentire alle strutture turistiche di poter riprendere l’attività non appena si sarà placato l’allarme sanitario.
Il nostro territorio sopravvive per le attività agricole e quelle turistiche. Sulla prima poco si può incidere a livello locale trattandosi di questione generale e che dipende sia dai mercati globali e sia dalle politiche europee, nazionali e regionali. Sulla seconda, certamente, qualcosa si può fare a livello locale.
Una delle priorità è la pulizia delle spiagge, delle strade ed evitare l’inquinamento marino. Su quest’ultima questione si sono portate avanti battaglie da parte di associazioni, cittadini, comitati ecc. Però, quasi nulla si è fatto per la prevenzione. Il problema è stato quasi sempre affrontato nella imminenza della stagione estiva. Più volte il Comitato che rappresento ha chiesto di affrontare il problema per tempo in modo tale da poter svolgere un’azione concreta e sinergica che potesse avere effetti positivi.
Ora sta per avvicinarsi la nuova stagione estiva e, quindi, mi pare fondamentale che il problema vada affrontato con la sinergia di tutte le amministrazioni e nell’interesse comune di evitare anche il disastro marino. Le maggiori fonti di inquinamento nel nostro territorio possono indicarsi nei corsi d’acqua che sfociano a mare, nelle tubazioni fognanti che scaricano a mare, nei possibili scarichi delle navi, nelle condizioni generali del mare intriso di plastiche.
Cosa può fare una Regione, un Comune ed una comunità? Verifiche e controlli sicuramente. Quindi, è indispensabile che vengano incentivati e raddoppiati i controlli per evitare che azioni illecite possano creare situazioni di inquinamento. Allo stesso tempo, programmare gli interventi sui corsi d’acqua per cercare, come nel passato, di evitare il deflusso massiccio dell’acqua in mare, quantomeno nei mesi di luglio e agosto. Nel passato vi sono state delle sperimentazioni che, però, non sembra abbiano dato risultati esaltanti. E, allora, appare indispensabile la creazione di un tavolo tecnico-operativo che studi quali possano essere i possibili rimedi per limitare gli scarichi a mare del Mesima, del Petrace, del fosso San Giovanni e, comunque, di tutti i corsi d’acqua presenti.
Vanno aumentate le analisi per capire le condizioni del mare e previsti interventi delle Forze dell’Ordine per evitare che sui territori vi siano scarichi incontrollati. Un’azione di prevenzione che dovrebbe essere costante, ma che, per ragioni varie, avviene solo temporalmente nei periodi estivi.
Mi auguro, quindi, che nell’interesse dei cittadini e dell’economia locale si attui celermente un serio tavolo di lavoro per cercare di prevenire, per quanto possibile, l’annoso problema del mare marrone e si cominci a ragionare su quali misura da assumere.
Il Comitato è disponibile, come sempre, a collaborare, ma allo stesso tempo sarà vigile sulle iniziative che verranno assunte anche per evitare che si arrivi all’ultimo minuto. In tale direzione, fin d’ora, si chiede ai sensi della legge n. 241/90 di voler comunicare tutte le attività, azioni e provvedimenti che verranno assunti.
In attesa, nella speranza che vi sia un vero spirito ambientalistico e di amore verso la natura, porgo i migliori saluti.
Lì, 13 marzo 2020.
Il Presidente
(avv. Giacomo Francesco Saccomanno)