“Scura perde il pelo ma non il vizio. La lotta per il diritto alla salute deve continuare.”
Il vizio è sempre lo stesso, quello di farsi spazio dividendo i Sindaci ed il territorio. Ed il Commissario Scura, che dialoga solo all’apparenza, non ha imparato nulla dalla lezione partita dalla piazza di Polistena e dalle altre manifestazioni del territorio, che hanno registrato l’unità d’intenti di Sindaci ed istituzioni locali, ma anche la grande partecipazione di cittadini comuni sul tema del diritto alla salute.
Continuare ancora, come emerso dalla riunione tenuta a Reggio Calabria, sulla linea del decreto n.9 significa chiudersi ostinatamente e scioccamente, senza considerare ciò che si sta muovendo attorno in termini di coinvolgimento sociale e civile.
Constatiamo dunque l’ennesima indisponibilità di Scura e del Governo Renzi che lo ha nominato, ad invertire la rotta, sbagliata, di un’ azione commissariale, che si traduce nell’incapacità di dare risposte al bisogno di salute e di sanità dei cittadini della Piana e della Calabria.
Contemporaneamente, va segnalata la totale inadeguatezza di Scura nella lettura della realtà e delle necessità dei nostri ospedali, sempre più messi in ginocchio dalle carenze quotidiane, dai vuoti di organico, dalla mancanza di strumenti diagnostici efficienti.
Ci chiediamo, in questo quadro desolante di disservizi, incapacità gestionale e forse pure strafottenza, come si possa riempire di medici e personale il nuovo ospedale di Palmi, la cui promessa costruzione diventa sempre più un alibi per distruggere i servizi esistenti sul territorio, quando per ammissione dello stesso Scura l’ASP fatica già oggi a compiere trasferimenti di una (una sola) unità di personale da un presidio ospedaliero all’altro nella provincia, figuriamoci in futuro se persisteranno blocco delle assunzioni el piano di rientro.
Pertanto, continueremo a contrastare modi e metodi di una gestione commissariale che non può continuare senza che il Governo nazionale e la Regione Calabria ne assumano al pari responsabilità e coscienza. In questo senso pretendiamo che si blocchi lo smantellamento della sanità pubblica nella Piana e, viceversa, si dia corso al potenziamento delle strutture esistenti, a partire dall’ospedale di Polistena, attraverso lo scorrimento della graduatorie per riempire gli organici del servizio radiologico, di anestesia/rianimazione, di psichiatria, di ortopedia, nonché lo sblocco dei fondi per la ristrutturazione, 9,5 milioni di Euro, confermati per l’anno 2016 nel Piano delle Opere Pubbliche approvato dall’ASP con delibera n. 553 del 3 novembre 2015.
Infine informiamo che in continuità con gli impegni assunti, il 23 novembre si aprirà il cantiere per la realizzazione della pista di elisoccorso dinanzi all’ospedale di Polistena per un investimento a carico dell’Amministrazione Comunale di 530.000 Euro.
A tutela della sanità pubblica e del diritto alla salute, il lavoro continua e la lotta non si ferma.
Polistena lì 13/11/2015
Per l’Amministrazione Comunale
IL SINDACO – Dott. Michele Tripodi