Rose rosse, monologo di Enzo De Liguoro al Piria Rosarno
Regia di Sista Bramini
Rose Rosse è un monologo,interpretato dall’artista Enzo De Liguoro, una storia vera, sulla difficile formazione di un giovane cresciuto nella Napoli tra gli anni 70 e gli anni 90. Abbandonato a 2 anni in un prato dalla madre, Massimo cresce con i nonni paterni. Del giorno dell’abbandono ha solo un ricordo: la canzone Rose Rosse di Massimo Ranieri che suonava nell’automobile dell’amante di sua madre in fuga. Il padre di Massimo, ex campione di palla a nuoto, alcolista e implicato nel terrorismo nero degli anni settanta, va a trovare suo figlio sporadicamente e lo porta con sé, ma spesso per utilizzarlo come copertura nelle sue illegali azioni politiche. Seguito da nonni molto anziani e poco presenti, Massimo subisce un abuso sessuale in famiglia e per un periodo, durante la prima adolescenza, viene ricattato da un tossicomane. Poco più tardi, comincia a far uso di stupefacenti e a spacciarli barcamenandosi in una doppia vita, tra gruppi di estrema sinistra e di estrema destra, tra la facciata diurna da bravo ragazzo e quella notturna nella malavita napoletana. Ancora giovanissimo, precipita nel baratro della droga pesante fino al momento di un fatidico incidente, dopo del quale decide di partecipare alla famosa Carovana 11 di Exodus, un programma di recupero sociale ardito e geniale, basato su uno straordinario viaggio in bicicletta fino in Olanda affrontato da un gruppo di tossici senza speranza, Massimo riesce a salvarsi e trasformare la propria esistenza.