Rosarno, Patto di Solidarieta’: Altra grande perdita, Carmela Ottavia Bottari
A Rosarno è venuta a mancare un’altra risorsa umana di grande valenza storica e morale. Carmela Ottavia Bottari, in Rodi Morabito, detta affettuosamente Melyta non è più tra noi. La sua storia nasce dalla grande disponibilità umana e sociale. Non si può non ricordare la grande iniziativa per la città di Rosarno della costituzione della prima impresa di costruzioni metalliche denominata “Ottaviana”. Un modello di azienda che ha reso la città importante nel settore, oltre a offrire centinaia di posti di lavoro. Una iniziativa unica al tempo che non può non essere ricordata. Proveniente da un’antica e nobile famiglia, Melyta ebbe ad innamorarsi del giovane conte Franz Rosi Morabito, discendente di una indimenticabile famiglia nata e vissuta a Rosarno. Una famiglia di grande elevatura morale che non si è mai piegata a nessun condizionamento e che ha cercato, nel tempo, di portare nella città cultura, idee, signorilità, amicizia, correttezza, lealtà. Nell’azienda agricola di famiglia, la storica tenuta “Badia”, Franz e Melyta hanno trascorso i più belli anni della loro vita. Con allegria, spensieratezza e tantissimi amici. La loro nobiltà d’animo è ancora viva nella popolazione rosarnese e la loro vita è descritta nei tanti libri di storia riferentesi alla Città di Rosarno, dello storico prof. Giuseppe Lacquaniti. Pezzi di storia vera che sono diventati cimeli di una comunità che, poi, nel tempo ha perso quella bellezza che tanti cittadini riuscivano ad infondere con le loro condotte semplici e quotidiane. A Franz, alle due sue figlie e ai nipoti, un vanto che non possono non portare dentro al cuore: hanno avuto la possibilità di avere accanto una donna meravigliosa che amava la vita, ma che per amore ha seguito la famiglia nella terra natia per cercare di migliorarla, sempre con il sorriso e l’autorevolezza della sua storia e cultura.
Giacomo Saccomanno – Portavoce