Rosarno, l’amministrazione e’ passata alla compravendita
Nel mentre la cittadina soffre il dramma dei tantissimi positivi al COVID, il Sindaco avv. Giuseppe IDA’, cerca di mettere a segno un blitz silenzioso e quanto mai sospetto, senza avvertire il dovere, per l’importanza del fatto, di coinvolgere, come per legge, il Consiglio Comunale. Con determina del competente funzionario tecnico è stato pubblicato un bando per mettere in vendita un bene pubblico: il fabbricato sito alla Piazza Valerioti, ex ufficio di collocamento, da qualche anno sede del gruppo Scout. Un bene pubblico molto appetibile sia per la posizione del tutto unica e sia per la possibilità di essere utilizzato in diversi modi. Perché viene messo in vendita? Il Comune versa in così gravi problemi economici? O forse la vendita, secondo una ingrata vox populi, è ispirata ad altro? La prima ipotesi è da scartare in quanto non appare che l’ente sia messo così male tanto da mettere in vendita un bene, molto appetibile, senza nemmeno passare attraverso l’unico organo delibato a deciderlo, cioè il Consiglio Comunale. Anche perché finora vi è stato un continuo sperpero di soldi pubblici: la realizzazione di un lunghissimo, costoso ed illegittimo muro per recintare, molto probabilmente, solo delle proprietà private, interventi di urbanizzazione in zona agricola, l’affitto dorato di 4 gazebo per la sagra delle frittole, assunzione di funzionari esterni, con i relativi costi, nonostante una sentenza del Tar Calabria di contrario avviso, e altri per redigere tre bandi per la gara sui rifiuti mai andate in porto perché, forse, così voluti, l’assunzione, ancora, di Rup esterni nonostante la disponibilità di tecnici interni, ecc. E allora ci chiediamo perché mettere in vendita proprio quel bene? E, ancora, perché poi il bando è stato revocato a distanza di qualche giorno? Errori, vizi di forma, mancanza di titolo adeguato oppure, per come malignano alcuni, per paura di possibili denunce? In ogni caso, in entrambi i casi la situazione appare molto grave! Tale accadimento, ma ve ne sono molti altri, dimostra di come ci troviamo dinnanzi ad una amministrazione ed a un sindaco che si muove nei meandri degli affari amministrativi come, ad esempio, un pugile suonato, circondato da dilettanti allo sbaraglio e funzionari di fiducia disposti ad assecondarlo quasi sempre. Con il risultato di trovarci dinnanzi ad una città allo sbando! Ci auguriamo che il Sindaco receda da questi insani propositi: mettere in vendita un bene comunale di rilevante importanza non può essere la decisione di un’unica persona. La legge prescrive che un tal atto deve avere delle valutazioni obiettive e deve, principalmente, essere adottato dal Consiglio Comunale, organo sovrano dell’ente. Ma, il Sindaco, pur avendone i titoli (!), più volte ha violato le competenze di tale organo, ignorandolo ed assumendo determinazioni del tutto illegittime. Ma, questa è un’altra storia dei prossimi capitoli che questa minoranza avrà il piacere di narrare!
I Gruppi Consiliari di Opposizione di FdI e Lega