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Rosarno, la minoranza chiede con urgenza un consiglio comunale aperto

AL SIGNOR PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEL COMUNE di ROSARNO

AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE di ROSARNO

AL SIGNOR PREFETTO DELLA PROVINCIA di REGGIO CALABRIA

RICHIESTA FISSAZIONE CON URGENZA CONSIGLIO COMUNALE APERTO

I sottoscritti Consiglieri di Minoranza,

ESPONGONO

La città di Rosarno è afflitta da moltissimi problemi ed, in particolare, è colpita pesantemente dalla crisi dell’agricoltura e da una disoccupazione dilagante.

Più volte è stato chiesto al Presidente del Consiglio Stefano Iannace di fissare un Consiglio Comunale aperto anche al contributo dei cittadini per discutere sulla emergenza agricoltura e sulla questione relativa al licenziamento dei lavoratori del Porto che interessa anche dei cittadini rosarnesi (documenti allegati).

Per motivi incomprensibili vi è stata la convocazione di un Consiglio Comunale senza l’apertura ai contributi dei cittadini e questa minoranza per protesta si è allontanata dall’aula.

In più occasioni il Presidente del Consiglio prometteva la fissazione di un Consiglio Comunale aperto per come richiesto dalla minoranza, ma a distanza di molti mesi ciò non è accaduto.

Nel frattempo la situazione è precipitata: i lavoratori del Porto sono stati licenziati e sull’agricoltura è calato il silenzio omertoso che contraddistingue la nostra terra.

Questi Consiglieri si sono fatti promotori per un incontro presso la regione, ma hanno potuto constatare la stessa è ferma al 2014, con il rischio che i fondi comunitari 2014/2010 possa essere restituiti. Un dramma per i tantissimi agricoltori che hanno dovuto abbandonare le produzioni non potendo affrontare i costi necessari essendo il mercato totalmente bloccato e senza alcuna vera concorrenza.

Molto probabilmente i temi scottanti sopra solo delineati hanno spinto la maggioranza ad evitare confronti con i cittadini che avrebbero potuto contestare l’inerzia dell’amministrazione e la subordinazione ad un mondo poco trasparente.

I problemi però devono essere affrontati e le paure di toccare lobby di potere o altro non possono bloccare una corretta attività amministrativa, non potendo dei Consiglieri comunali, il Sindaco ed il Presidente del Consiglio omettere di fare il proprio dovere di pubblici ufficiali e, comunque, di cittadini virtuosi. Le condotte assunte da questa maggioranza comprovano un certo fastidio ad affrontare questioni che interessano i cittadini e che si scontrano con un “sistema” di illegalità ben conosciuto da tutti.

Questa minoranza, però, intende fare il proprio dovere sino in fondo non avendo alcuna remora ed avendo l’obbligo di tutelare i cittadini.       

Per tali ragioni questa minoranza, con istanza del 16 luglio 2017, chiedeva:

che venga fissato un Consiglio Comunale ad hoc ed aperto al contributo dei cittadini per discutere dei problemi riguardanti l’agricoltura e la disoccupazione, con riguardo anche ai licenziamenti dei portuali, e per assumere tutti i conseguenti provvedimenti ritenuti adeguati ed opportuni.

Copia della presente, essendo in altre occasione decorso inutilmente il termine di venti giorni previsto dalla normativa vigente, si trasmette al signor Prefetto affinchè vigili sul rispetto dei termini e dei diritti della minoranza e, se necessario, intervenga decisamente, per disporre la convocazione legittimamente richiesta..

Con osservanza.

Nessun riscontro riceveva la predetta richiesta né dal Presidente del Consiglio e né dal Prefetto della Provincia di Reggio Calabria, pur stabilendo l’articolo 10, comma 4, dello statuto che il Consiglio Comunale deve essere convocato entro 20 giorni dalla richiesta.

Risulta evidente che si tratta di palese violazione di legge e di certo impedimento delle prerogative della minoranza alla quale è contrastato volontariamente e scientificamente di poter svolgere il proprio mandato istituzionale. Un fatto gravissimo che non ha alcuna possibile giustificazione e che si è più volte ripetuto durante questo primo anno di attività amministrativa di questa maggioranza.

Si chiede, quindi, al signor Prefetto, ancora una volta, di voler assumere tutti i provvedimenti di sua competenza per ripristinare la legalità calpestata e per consentire alla minoranza di poter fornire quel contributo riconosciuto dalla legge.

In mancanza di riscontro, gli scriventi si vedranno costretti sia ad agire nelle competenti sedi per le evidenti omissioni e violazioni di legge e sia a manifestare adeguatamente l’impossibilità ad attivare i mezzi riconosciuti agli stessi dalla legge.

Lì, 18.09.2017. 

I Consiglieri di Minoranza:

F/to Domenico Scriva – Giacomo Francesco Saccomanno – Vincenzo Cusato – Giusy Zungri – Alex Gioffrè – Liliana D’Agostino