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Rosarno, celebrato il 75° anniversario delle Suore Figlie di Maria Ausiliatrice

E’ stato celebrato a Rosarno in Piazza San Giovanni Bosco, il 75° anniversario della presenza delle Suore Figlie di Maria Ausiliatrice, in un clima prettamente salesiano e nel rispetto delle norme anti Covid, con la Concelebrazione Eucaristica, presieduta dal Vescovo della diocesi Oppido Mamertina-Palmi Mons. Francesco Milito e con la presenza di molti sacerdoti e suore legati al carisma salesiano.
I preparativi curati con attenzione dalla direttrice Suor Marinella Gioia, in collaborazione con il Parroco, Mons. Giuseppe Varrà e con la disponibilità di tutta la comunità , hanno donato nuova linfa al carisma salesiano.
L’evento si è aperto con la consegna di una targa al Vescovo, da parte di suor Marinella Gioia, come segno di gratitudine, per la sua presenza e vicinanza e per l’amicizia che lo lega all’Istituto delle FMA.
Nella sua omelia Mons. Milito si è soffermato sulla parabola del vignaiolo; sull’enciclica appena firmata da Papa Francesco “Fratelli Tutti”; sulla “Politica del Padre Nostro” sull’esempio di Don Bosco e sul “Giubileo di Platino” delle suore che a Rosarno, sono state, nel corso degli anni tutte “vignaiole di Frutti eccellenti” .
Quando le religiose si fermano in un posto, vuol dire che c’è un motivo legato a Dio: ”restano perché è il Signore che lo vuole”.
“Loro che hanno detto “SI” al Signore, lo dicono a noi con la loro donazione”.
Continuando Mons. Milito si è soffermato sulla figura di San Francesco che come tutti i Santi appartiene alla vendemmia buona.
E ancora: “Siamo fratelli della famiglia umana, senza amore verso i fratelli non c’è niente”.
Infine Mons. Milito ha ricordato la mamma di San Giovanni Bosco: Margherita che accoglieva tutti, anche i soldati nemici.
Dopo la Concelebrazione Eucaristica, Suor Carla ha ringraziato tutti a nome dell’ispettrice Suor Mara e di tutta l’Ispettoria.
A seguire è stato proiettato un video, realizzato dai giovani dell’Istituto che rappresentano il futuro, con le foto delle suore che si sono susseguite nel corso degli anni e di tutti i ragazzi che si sono formati spiritualmente e culturalmente presso l’Istituto FMA.
Non sono mancate le caramelle con il pensiero di Don Bosco e il dono di un portachiavi con il logo dell’Istituto, per ricordare il lungo salto che dal 4 ottobre 1945 al 4 ottobre 2020, attraverso fatiche e gioie, le suore hanno fatto passandosi il testimonial, supportate dall’intera comunità rosarnese verso traguardi da sogno , secondo il Sistema Preventivo di Don Bosco e lo Stile di Maria Domenica Mazzarello.
Infine è stata scoperta una lapide dedicata alle Figlie di Maria Ausiliatrice.
Caterina Sorbara