Rizziconi, si e’ conclusa l’Assemblea Diocesana
Si è tenuta a Rizziconi all’Auditorium Diocesano “Famiglia di Nazareth” l’Assemblea Diocesana, che segna l’inizio dell’ anno pastorale, all’insegna della missionarietà.
Infatti il tema scelto da Mons. Francesco Milito, vescovo della Diocesi Oppido Mamertina-Palmi è stato:“Missionari nella Chiesa e nella città a partire dalla Evangelii Gaudium”, in continuità con la Traccia pastorale 2017-2018 “Abitare la Chiesa, abitare la Città… a partire dall’Evangelii Gaudium” e con la Traccia 2018-2019 “Abitare la Chiesa, abitare la Città… a partire dai giovani”.
Dopo la preghiera iniziale e il saluto del Vicario Generale don Giuseppe Varrà, ha aperto i lavori Mons. Francesco Milito con l’Introduzione “Io sono una missione su questa terra, e per questo mi trovo in questo mondo questa terra” espressione contenuta nella Evangelii Gaudium 273.
Mons. Milito ha poi definito l’Assemblea di quest’anno “naturale sbocco” delle Assemblee degli anni precedenti, riconoscendo che se abitare la città indica stabilità di cittadinanza e “Missionari nella” significa riconoscimento, dinamicità, spostamento “dovremmo riconoscere, umilmente e onestamente che, talvolta o spesso, ci sfugge questa Chiesa di fuori, cioè ai margini e anche questa città fuori dai suoi confini”.
Continuando Mons. Milito ha chiesto a tutti di porsi queste domande:
“Dove sono e che cosa fanno quelli che incontriamo spesso, ma non vediamo mai in Chiesa? Dove sono e come vivono quelli che mai incontriamo e mai vediamo nelle nostre Assemblee?
Per questo è importante puntare un investimento immediato: l’affidamento ai responsabili nei vari settori della pastorale, parrocchiale e diocesana, affinché siano gli animatori primi della missione a mo’ di cinghie di trasmissione nelle comunità.
Infine Mons. Milito ha detto: “Voglia lo Spirito, che abbiamo invocato, e la Beata Vergine Maria, che pregheremo come “Stella della nuova evangelizzazione”, sostenere le nostre buone intenzioni, accompagnare i passi del nostro procedere, benedire i segni di grazia per l’impegno che mettiamo”.
A seguire P. Giulio Albanese, missionario comboniano ha tenuto la relazione sul tema: “La missionarietà nella Chiesa alla luce della Evangelii Gaudium (pista fondante)”.
P. Albanese, ha invitato i presenti a considerare ciascuno la propria vocazione cristiana e a saper interpretare i segni dei tempi, a guardare seguendo l’invito di papa Bergoglio alle nostre città, ai nostri paesi, al mondo a partire dalle periferie, non solo quelle geografiche ma anche quelle esistenziali ,sottolineando che è importante saper interpretare il nostro tempo.
Paolo VI, infatti, nel 1971 affermava che il nostro è un tempo non solo fatto di progresso ma anche di solitudine e di perplessità.
P.Albanese ha analizzato i problemi sociali ed economici che hanno causato questo stato di insicurezza, con il sopravvento del cosiddetto “pensiero debole” e con la conseguente negazione del discernimento, indispensabile di fronte all’evoluzione della modernità e con la globalizzazione che ha portato gli esseri umani alla perdita dei valori.
Continuando il suo discorso P. Albanese ha sottolineato che ogni cristiano deve in nome del proprio battesimo essere votato all’accoglienza: “Siamo noi che dobbiamo cercare, uscire fuori le mura per raggiungere le “pecorelle smarrite”, smettendo di aspettarle in chiesa o in oratorio” ricordando che il punto di partenza nell’evangelizzazione, non sono le nostre parole ma la situazione reale dell’altro che pone interrogativi e attende risposte, perché il vero ascolto esige attenzione. È urgente per questo uscire dal proprio egocentrismo, dalla difesa del proprio territorio cognitivo, disponendosi con misericordia ad accogliere al proprio interno un altro diverso da sé”.
Infine don Paolo Martino Direttore dell’Ufficio Missionario della Diocesi, ha parlato delle prospettive per la Diocesi dell’Ottobre missionario, illustrando il messaggio del Papa per la Giornata Missionaria Mondiale, e ha ricordato che nel mese di ottobre ci sarà il Sinodo per l’Amazzonia.
Il giorno seguente dopo la preghiera iniziale, don Raffaele Gobbi, Direttore Centro Missionario Diocesano della Diocesi di Padova, ha relazionato su “Indicazioni per una pastorale missionaria (piste operative)” e subito dopo i responsabili pastorali diocesani e parrocchiali sono stati impegnati in laboratori con lo scopo di individuare proposte per la pratica della missionarietà nei diversi ambiti esistenziali.
Ha chiuso i lavori il Vescovo Mons. Milito soffermandosi in modo esaustivo sul tema “Evangelizzatori con spirito significa evangelizzatori che pregano e lavorano”.
Caterina Sorbara