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Ricordando Don Antonino De Masi, a 105 anni dalla nascita. Parroco di Varapodio per 57 anni. Appello al Sindaco per l’intitolazione di una “Via” del paese.

  Antonino De Masi, undicesimo di dodici figli, nacque a Varapodio (RC) il 28/06/1919. Ordinato sacerdote l’11/07/1943 in pieno periodo bellico. Uomo di eccelsa cultura, nobile figura votata al culto della Santità sacerdotale e capace di “portare” le anime a Dio. Per ben 57 anni (dal 1952 al 2009) Egli fu Parroco della Parrocchia di Santo Stefano di Varapodio, ridente cittadina della Piana, dove ha curato la ricostruzione della Chiesa parrocchiale, distrutta dal terremoto del 28 dicembre 1908.

     Don Antonino é stato amato da tutti i suoi parrocchiani ed é rimasto nel cuore della gente avendo conosciuto il sacerdote, l’uomo rispettoso pronto al confronto.

     Appunto il caro, buon Sacerdote, generoso che ha lasciato una profonda, indelebile ed immensa traccia nell’inestimabile patrimonio religioso avendo assolto, con zelante impegno, il sacerdozio con spontanea versatilità e con opere benefiche ed umane.

     Educatore, grande comunicatore, cultore appassionato della letteratura e ricerca storica, “cronista” attento. La carità e la modestia sono state le caratteristiche fondamentali della sua vita sacerdotale ed ha rappresentato la “memoria storica” della vita ecclesiale cittadina. Egli ha lasciato smisurata eredità spirituale nel clero, nei fedeli, nel sociale; sempre pronto, con discrezione, nel dare una mano d’aiuto e ad abbracciare il bisognoso ed il sofferente: è stato fulgido esempio della positività varapodiese. Le sue partecipate catechesi furono per tutti noi parrocchiani motivo di “crescita” spirituale, esse portavano il Vangelo nella nostra vita e si concludevano con l’incitamento all’ottimismo.

     Unico, vero personaggio lungimirante caro a più generazioni, impegnato custode delle ricercate memorie storiche di Varapodio, la sua attività non si è mai fermata nonostante la sua età avanzata. Attenta cura ha dedicato al riordino dell’Archivio Parrocchiale che é tuttora preziosa fonte di notizie. Nella comunità è ancora vivo il ricordo della sua magnanimità.

     Tra le opere di particolare rilievo di Don De Masi, la monografia: “Varapodio – ieri e oggi: fatti, personaggi e costumi” (volume distribuito alle famiglie varapodiesi e di emigrati in Australia) e il reportage fotografico “Varapodio nel tempo: foto immagini e figure”. inoltre interessante é il volume: “Reggio di Calabria e gli stemmi dei Comuni della Provincia.”

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     Le sue pubblicazioni furono mirate a trasmettere, specialmente ai giovani, i fatti, le storie, le vicende di Varapodio dirette all’aspetto religioso e anche alle cose più semplici ed umane dei suoi abitanti. Ora, rileggendo, ho scoperto che le sue belle pagine risvegliano antiche emozioni e rinverdiscono antichi ricordi; a lui il merito di averlo fatto nella maniera più degna.

     Dell’Arciprete De Masi, con affetto e stima ricambiati, fui amico ed è stato per me un privilegio averlo frequentato da fanciullo, da giovane e quale Presidente dell’Azione Cattolica; infine, alla sua morte (18/02/2009), nella “Sua” chiesa gremita, ho avuto l’onore di pronunciare l’elogio funebre. E poi, come non ricordare le salutari passeggiate, le interessanti conversazioni intrattenute e le tante occasioni di convivialità. Tanta emozione suscita in me il ricordo per aver Egli stesso, con partecipata commozione, celebrato e benedetto le mie nozze in quel di Messina.

     L’Arciprete De Masi è sepolto nel cimitero di Varapodio, non è stato dimenticato anzi è ancora adesso amato, e continue sono le visite alla tomba di famiglia da parte di chi l’ha conosciuto personalmente, e da chi ha letto, ho solo sentito parlare, di Lui. Sulla sua tomba non mancano mai i fiori dei suoi amati parrocchiani, e di tanti forestieri, che ancora oggi l’ho ricordano con tanto affetto e gratitudine.

     Rivolgo appello all’Ammistrazione del Comune di Varapodio per l’intitolazione di una “Via” cittadina a nome del Sacerdote De Masi, insigne uomo veramente stimato e amato da quanti hanno avuto modo conoscerlo.

     Certo del consenso sull’argomento dei cittadini di Varapodio, è mia la speranza che il Sindaco Dr. Orlando Fazzolari – di cui è nota la sensibilità, anche, per questi eventi – accoglierà l’appello testé fatto perché la Comunità di Varapodio deve questo atto di riconoscente amore al Parroco, e… non è mai troppo tardi farsi “perdonare” per non averlo fatto fino ad ora.

     A 105 anni dalla sua nascita, ricordo la “Bella Persona” che fu Don Antonino De Masi, maestro di vita ed esempio integerrimo di chiare virtù.

                                                                                                         Pino Pardo