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Riceviamo e pubblichiamo. Nota stampa Aldo Alessio su revoca “Garante per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza”

Ho appreso con grande stupore che il dott. Antonio Antonuccio, nominato, dal Consiglio Comunale in data 30 dicembre 2020, con voto unanime, “Garante per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza”, gli è stato revocato l’incarico dall’attuale sindaco pro tempore con una procedura alquanto singolare. 

Infatti, la proposta della sua nomina, in applicazione del regolamento vigente, è stata avanzata al Consiglio Comunale, su indicazione del sindaco, tra le candidature pervenute a seguito di avviso pubblico, ed approvata con voto unanime dall’intero Consiglio Comunale.
 
Il Garante, per Regolamento, svolge il suo ruolo gratuitamente e quindi senza alcuna retribuzione o compenso. 
La scelta è stata fatta sul merito del contenuto dei curriculi pervenuti e il Dott. Antonuccio è stato votato all’unanimità non perché indossava una casacca di parte, ma perché dal suo curricula è risultato un professionista di caratura nazionale. Basta ricordare che egli professionalmente è legato al terrorismo dei tristi “anni di piombo” avendo fatto per il Ministero della Giustizia l’osservazione scientifica della personalità dell’ex terrorista Cesare Battisti.
 
“Il Garante è un organo monocratico che svolge la propria attività in piena autonomia e con indipendenza di giudizio e valutazione e non è sottoposto ad alcuna forma di controllo gerarchico o funzionale”(Art. 1, comma 2, Regolamento del Garante dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza”).
 
La figura del Garante è, quindi, una figura autonoma ed indipendente dai poteri del Sindaco e del Consiglio Comunale e deve agire in piena autonomia nella sua opera di vigilanza affinché l’Ente Pubblico possa svolgere, sino in fondo, i propri doveri a garanzia del rispetto dei diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza.
 Non è un pubblico dipendente, né tantomeno deve svolgere compiti e funzioni che riguardano strettamente gli uffici e in questo caso gli assistenti sociali.
 Egli interviene “Motu proprio” se si accorge che alcuni diritti non vengono rispettati e quindi violati da parte dell’Ente che lo ha nominato, oppure su segnalazioni da parte della famiglia interessata, o da singoli cittadini, o da associazioni e/o partiti politici, ecc.
Anche volendo entrare nel merito dell’attività del Garante, ritengo che l’Amministrazione avrebbe potuto benissimo chiedere al Garante una sintetica relazione sull’attività svolta in questi anni per un successivo confronto di merito proficuo e costruttivo, a tutela dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. 
 
Quanto sopra premesso, ritengo che, essendo stata la nomina del dottor Antonuccio determinata dal voto del Consiglio, spetti al Consiglio stesso revocare la nomina secondo procedure rispettose della persona, cosa che non v’è stata con l’improvvida ed irrispettosa iniziativa del sindaco. In questo senso esprimo solidarietà all’interessato dottor Antonuccio.
 
Aldo ALESSIO