Riceviamo e pubblichiamo. Il Comune di Cinquefrondi verso il dissesto finanziario?

Ormai la situazione finanziaria che investe numerosi comuni calabresi rischia di mettere a dura prova la tenuta del primo baluardo della Democrazia nei territori che è rappresentato dall’Ente Locale.Quasi metà dei 400 comuni calabresi vivono una condizione di predissesto o dissesto finanziario e in ogni caso sono spesso costretti ad adottare Piani di riequilibrio finanziario.
Le causa sono molteplici:minori risorse che arrivano dallo Stato,poca capacità impositiva,tributi comunali portati a livelli massimi,grave situazione economica che vivono le famiglie calabresi.Ma esistono altre cause che sono riconducibili a una cattiva gestione dell’Ente Comunale da parte di compagine amministrative non all’altezza della situazione.I Piani di riequilibrio finanziari,le dichiarazioni di predissesto e di dissesto hanno alla base la sola condizione del recupero di risorse attraverso l’imposizione di tributi portati al massimo che la normativa sugli Enti Locali prevede.
Per i cittadini sono anni di lacrime e sangue per il periodo di tempo che l’Ente assumerà per il rientro dal debito.
Il Comune di Cinquefrondi si è trovato all’interno di una”tempesta perfetta” perchè da diversi anni la Corte dei Conti,servizio regionale di controllo sui conti degli Enti Locali,segnalava delle incongruenze e azioni insufficienti da parte dell’Amministrazione Comunale verso il risanamento dei debiti dell’Ente che, per alcuni aspetti risalivano ad epoche remote.
Diverse volte i bilanci comunali rischiavano di essere chiusi in deficit e per la regola del bilancio armonizzato questo era non accettabile.
Oggi si è arrivati al capolinea.
Il comune di Cinquefrondi nella seduta del Consiglio comunale del 17 Novembre,poi proseguita il 18 novembre,ha adottato un Piano di riequilibrio finanziario in base alla legge 267/2000.
Questo preceduto dall’aumento dell’addizionale IRPEF.
E’ come dire il primo assaggio di quello che avverrà nei prossimi 15 anni della vita del Comune.
Le azioni che il comune ha deciso di mettere in campo per risanare l’ente riguardano la revisione verso l’alto di tutte le aliquote comunali e il blocco del turn-over e l’impossibilità di dare risposte al fabbisogno di personale dell’Ente per 15 anni.
Si punterà alla riduzione di beni e servizi,verrà ridisegnato il piano unico patrimoniale,aumenteranno le aliquote Irpef,Tassa rifiuti e coì via.
Ma come siamo arrivati a tutto questo?
La risposta sta nella ulteriore nota della delibera del 3 giugno 2021 e inviata al Comune di Cinquefrondi,il quale entro il 20 novembre del 2022 ,avrebbe dovuto:”Fornire chiarimenti circa l’entità del debito;fornire chiarimenti circa la presenta sottostima del fondo crediti di dubbia legalità;fornire chiarimenti sulle anticipazione di cassa; chiarire l’evoluzione ed andamento di cassa dei fondi vincolari e delle anticipazione di tesoreria ecc.”
Poi l’ente di Controllo suggeriva le azioni da intraprende verso il risanamento dal debito che ricordiamo ammonta ad oltre cinque milioni e trecentomila euro.
E’ un debito enorme che proviene ,in parte,da lontano della vita dell’Ente,ma che nasce anche,a detta della Corte dei Conti da:”Debiti su debiti,continue anticipazione di cassa,nessuna proficua attività di recupero dell’evasione tributaria per gli anni dal 2015 al 2017, i conti residui risultano maggiori dei corrispettivi incassi in conto residuo( cioè le spese sono maggiori degli incassi),l’Ente non ha dimostrato di avere intrapreso una efficace attività di recupero dell’evasione tributaria.”ecc.
Quindi,secondo l’Organo di Controllo,esiste una precisa incapacità nella gestione delle finanze pubbliche e nella gestione dell’Ente Comunale.
A tutto questo va aggiunto la “superficialità e la confusione dimostrata nella gestione delle finanze pubbliche come sta a dimostrare il “pasticciaccio” della determinazione errata dei canoni idrici.
Il Piano di riequilibrio assunto a maggioranza dal Consiglio Comunale del 18 Novembre “è un fatto storico”, è ”Un atto di coraggio e di onestà”?
E’ tutto da verificare,anche perché non è detto che la Corte dei Conti possa dichiarare fattibile e sufficienti le scelte assunte.
Diversamente avremo un Commissario che molto probabilmente avvierà la procedura verso il dissesto finanziario.
Cinquefrondi 19.11.2022 Aldo Polisena