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Riceviamo e pubblichiamo. Gioia Tauro, il Palazzo Comunale è di tutti i cittadini. Non ci sono padroni!

Sono costretto a registrare l’ulteriore tentativo di distrazione di massa operato dal sindaco e dai suoi complici per imbavagliare l’opposizione consiliare e rendere, come già accaduto, sempre più difficile il libero esercizio dei diritti e dei doveri dei consiglieri comunali di opposizione.

La fumosa narrazione di un presunto alterco verbale nel palazzo comunale tra il sindaco ed un libero cittadino – alterco dai contorni contraddittori ed inquietanti, e da valutare persino sulla sua esistenza e consistenza – è servito per un immediato e concentrico attacco alla consigliera di opposizione Luigina Pedullà. Questa infatti è stata immediatamente fatta oggetto di considerazioni offensive, in particolare portate dal Presidente del Consiglio comunale Giulio Ranieri contro ogni verità, prudenza e dovere istituzionale.

Esprimo piena solidarietà alla Consigliera comunale Luigina Pedullà.

Non ci vuole la zingara per comprendere come già si sta preparando un Consiglio comunale per tentare di comprimere ulteriormente i diritti della opposizione, già duramente limitati nelle sedute precedenti come è possibile documentare con i filmati istituzionali. Ormai è in gioco il libero esercizio dei diritti politici, la libera partecipazione dei cittadini al dibattito politico, la compromissione della legalità istituzionale evidenziata dal mancato rispetto, e quindi delle intrusioni del Sindaco e del Presidente del Consiglio Comunale irrispettose della ripartizione dei poteri, della autonomia del Consiglio Comunale e delle sue articolazioni (Conferenza dei Capigruppo e Commissioni Consiliari). Il tutto nella visione padronale ed illegittima della cosa pubblica portata avanti da un Sindaco che appoggia sul nulla la sua sconfinata autoreferenzialità.

Ho motivo di ritenere che questa sceneggiata napoletana è stata abilmente manipolata al fine di distrarre la popolazione dai tanti abusi, illegittimità, inopportunità sistematicamente condotti dal Sindaco e dalla Giunta contro gli interessi dell’Ente. Oramai siamo al punto che ragioni di difesa della legalità e della trasparenza amministrativa impongono un intervento sollecito del Prefetto, della Procura della Repubblica e della Autorità Anticorruzione.

Gioia Tauro, 24 Ottobre 2024

Aldo Alessio