Riaprire le strutture per rilanciare la sanita’ e il diritto alla salute
Dieci anni di commissariamento della sanita’ calabrese non sono serviti al risanamento della sanita’, tant’e’ che il debito annuale non solo non si e’ abbassato ma, pare che sia anche aumentato nell’ultimo anno della stagione commissariale.Tutto resta invariato e si aggrava:le rendite parassitarie,l’imperversare della burocrazia ,i LEA hanno subito un ulteriore drammatico ridimensionamento.La storia degli anni 90-2000 e’ fatta da politiche che puntavano ad attrezzare il territorio di nuovi ospedali e ammodernare quelli esistenti.negli anni 2000-2010 si e’ proceduto allo smantellamento dell’esistente pensando,erroneamente, che questo comportasse la risoluzione dei problemi della sanita’ calabrese.Nella Piana di Gioia Tauro avevamo un ospedale come quello di Taurianova,al centro della Piana attrezzato con un reparto di Medicina di eccellenza che svolgeva una grande funzione nel territorio.Lo stesso ospedale di Cittanova era un punto di riferimento per l’Ortopedia.Mentre Palmi ospita ancora l’unica Camera Iperbarica della Citta’ Metropolitana.L’ospedale “Giovanni XIII” di Gioia Tauro che ebbe momenti di gloria nella chirurgia d’eccellenza,fu smantellato con trasferimenti di personale e di reparti ed infine,nella logica emergenziale,utilizzato come Centro Covid.Lo stesso smantellamento tocco’ a diverse altre strutture ospedaliere come “Maria Pia di Savoia” di Oppido Mamertina,Il “Tiberio Evoli” di Melito Porto Salva,il quale aveva un reparto storico di ostetricia,Gli ospedali “fantasma” di Rosarno, di Gerace e di Siderno esistente solo sulla carta.
Ai cittadini della Piana viene data come giustificazione delle chiusura delle struttura “l’immediata” costruzione del Nuovo Ospedale di Palmi ,per il quale ,dopo il finanziamento del 7.12.2007,ancora non sono stati consegnati nemmeno i lavori.Sull’onda della drammatica situzione sanitaria della Provincia di Reggio Calabria e’ nato un movimento, grazie anche all’associazione “Progetto Citta’ della Piana”,il quale ha lanciato la mobilitazione per accendere ,attraverso i “Flash mob” davanti agli ospedali,i riflettori dell’opinione pubblica e della stampa nazionale intenta solo ad occuparsi delle figuracce fatta dalla politica dei Commissariamenti.Questa iniziativa e’ stata ripresa dai Sindaci e dai cittadini dell’Area Ionica(Melito Porto Salvo,Siderno) e da varie Associazioni esistenti nella nostra Regione.Ormai l’azione dei soci di “Progetto citta’ della Piana” ha investito quasi tutte le strutture ospedaliere esistenti e giorno 22 dicembre tocchera’ a quella di Palmi, per poi proseguire con Rosarno ed infine presso l’Ospedale di Polistena, per il quale si chiede il rafforzamento e il reclutamento di personale medico ed infermieristico per sopperire al carico di domanda di Sanita’ esistente in quest’area.La conclusione di questa mobilitazione sara’ l’elaborazione ,assieme ai Sindaci e alle Associazioni, di un “PROGRAMMA CHE RIDISEGNI LA SANITA’ DELLA PIANA”, proposta, che sara’ consegnata al nuovo Commissario Guido Longo per avviare una seria politica di risanamento e di rilancio della sanita’ in questa Regione.
Aldo Polisena Segretario Generale “Progetto Citta’ della Piana” Polistena 18.12.2020