Il “Rechichi” sulle Dolomiti del Sud per la seconda tappa del “Sentiero del Brigante”
Ancora un itinerario naturalistico alla scoperta delle radici storico culturali della provincia reggina per gli studenti del Liceo Statale “Giuseppe Rechichi” di Polistena.
Lo scorso 13 dicembre, infatti, ben 12 classi hanno percorso la strada che da San Giorgio Morgeto conduce a Canolo, fino alla visione straordinaria delle Dolomiti del Sud.
Accompagnati dai Professori Concetta Aprile, Giuseppe Aricò, Rosa Bartuccelli, Franco Borgese, Daniela Chilà, Marco Cirillo, Rita De Bartolo, Francesco Greco, Domenica Naso, Laura Schiavone, Viviana Vasile e Giovanni Staltari, referente del progetto per il liceo, i giovani sono stati guidati nell’esperienza di trekking dal Presidente Gruppo Escursionisti d’Aspromonte Sandro Casile. Guida per il centro storico di Canolo Vecchio, il professor Arturo Rocca.
L’itinerario, che si inserisce nel più ampio progetto del Sentiero del Brigante, in sinergia con alcuni istituti di secondo grado della provincia reggina, è partito dalla Località Stallette di San Giorgio, per proseguire nel magico bosco dell’Aspromonte, silenzioso e colorato dai toni invernali dei faggi ormai spogli e dei pini sempreverdi.
Passati per il Casello Barca e l’omonima fontana, la comitiva è giunta a Canolo Nuovo, dove è stato possibile visitare i forni comunali attivi con la lavorazione del pane di grano jermanu, le aziene di salumi locali e altre produzioni tipiche di dolci e di funghi. Nel pomeriggio la visita del Borgo di Canolo Vecchio, della Chiesa di San Nicola e del Palazzo settecentesco De Agostino. E da qui la visione meravigliosa delle Dolomiti del Sud, gustando i dolci tipici natalizi: le pitte San Marine e i Jaluni.
«Ancora un’esperienza alla scoperta del nostro straordinario territorio – commenta il Dirigente Scolastico Francesca Maria Morabito. Il nostro istituto vanta docenti esperti in ogni campo del sapere, in grado di offrire ai ragazzi esperienze extra curriculari valide, orientate, come in questo caso, ai temi scientifici, naturalistici e dell’ecosostenibilità».