Querelle a Cinquefrondi:interviene il Coordinatore PD Metropolitano
Cinquefrondi, i suoi cittadini e la sua storia democratica vivono da ormai troppo tempo una fase di tensione politica inaccettabile e mortificante. Non vi sono vinti nè vincitori quando una comunità si ritrova ostaggio dello scontro verbale, spesso banale e violento, a volte ossessivo. Cieco davanti alle vere emergenze, locali e nazionali.
Come Partito Democratico metropolitano abbiamo ritenuto corretto che i dirigenti cittadini, in piena autonomia e con la serietà che li contraddistingue da sempre, valutassero le più opportune scelte per risolvere una vicenda divenuta a tratti surreale e che vede contrapposta al legittimo dissenso politico, espresso nelle dovute sedi dai nostri consiglieri comunali, una violenza verbale e mediatica intollerabile, anche da parte di soggetti esterni al civico consesso e fuori da tale ambito. Un fuoco incrociato che di volta in volta ha abbassato il livello della discussione portandolo ad una indecorosa mancanza di rispetto verso i principi della democrazia stessa e su cui l’ex consigliere Longo, oggetto di un accanimento personale senza precedenti, ha pensato di mettere un punto attraverso le dimissioni. Con scarsi risultati, a quanto pare.
Ringraziamo l’on. Stumpo per i suoi consigli, ma ribadiamo la nostra solidarietà e vicinanza ai nostri consiglieri comunali, a lui riconosciamo una profonda esperienza e capacità di lettura dei fatti politici e ci saremmo aspettati maggiore prudenza nel sottoscrivere una dichiarazione che entra a gamba tesa in una vicenda locale che dimostra di non conoscere fino in fondo, portandola addirittura fuori dai confini partitici e territoriali.
Rincorrere la dichiarazione più alta in grado, fuori e dentro i propri schieramenti, è sintomo di distrazione rispetto ai doveri di rappresentanza verso la cosa pubblica che necessità, invece, di impegno e dedizione per la tutela dei diritti dei cittadini più deboli e dei territori più bisognosi. Stiamo sbagliando.
Lo scontro non ha mai fatto crescere nessuno e, per questo, siamo convinti che qualcuno debba fare un passo indietro nell’interesse di Cinquefrondi, superando i personalismi ed il vittimismo. Sarebbe stato politicamente corretto e saggio confrontarsi con il Partito Democratico, ad ogni livello, prima dell’estromissione dalla giunta dell’allora vicesindaco Giuseppe Longo, nostro tesserato, e non dopo, anche perché le dimissioni farsa del sindaco e le estromissioni di tre assessori, hanno prodotto la cacciata definitiva dal consiglio addirittura di una eletta democraticamente dal popolo.
Siamo consapevoli che un centro sinistra diviso è un regalo fatto al pericoloso populismo della destra salviniana e non intendiamo procedere in questo inutile quanto dannoso braccio di ferro che nulla sembra più avere di politico.
Insieme al circolo cittadino del Partito Democratico, dal segretario Michele Galimi a tutti i suoi componenti, partendo dall’avv. Giuseppe Longo, dunque, riteniamo utile una discussione franca e leale sulle potenzialità e le criticità di Cinquefrondi, riportando il confronto dentro gli steccati della politica e tenendo a debita distanza le turbolenze tipiche delle curve di uno stadio.
Giovanni Puccio
Coordinatore Pd metropolitano