ProSalus: Nuovo Ospedale della Piana – Richiesta provvedimenti urgenti
PALMI 18 Febbraio 2020
Al Sig. Presidente della Giunta della Regione Calabria
On.le Jole Santelli
p.c. Al Sig. Sindaco del Comune di Palmi
Avv. Giuseppe Ranuccio
Tutti via PEC
Oggetto: Nuovo Ospedale della Piana di Gioia Tauro con sede in Palmi. Ulteriori ritardi. Richiesta di provvedimenti urgenti. Cronogramma Civico . Revoca RUP.
Con riferimento alla concessione per la costruzione del Nuovo Ospedale della Piana di Gioia Tauro con sede in Palmi (N.O.P.) la scrivente Associazione, da tempo costituita per sostenere la realizzazione di tale struttura a seguito del verificarsi di ritardi abnormi con conseguente danno alla popolazione, all’interesse pubblico ed all’erario,
Espone
L’Ospedale è stato previsto e finanziato con Accordo di Programma – Convenzione Ministero/ Regione Calabria fin dal 7 dicembre 2007. Tale accordo-convenzione era stato fatto per contrastare con urgenza lo stato di emergenza socio-sanitaria – economica formalmente dichiarato dal Governo nello stesso anno.
Ad oggi, cioè dopo tredici anni, la Regione non è in grado di indicare con sufficiente certezza in quale data o periodo saranno consegnati i lavori e aperto il cantiere. E’ pertanto gravemente inadempiente rispetto agli obblighi assunti con lo Stato e per il diritto alla salute della popolazione interessata.
L’intero procedimento è caratterizzato da tempi inammissibili. Per l’aggiudicazione della gara si è dovuto attendere fino al 2014 (ben 6 anni) , per la presentazione del progetto definitivo, la cui approvazione è tuttora in corso , si è dovuto attendere fino al 2018 (9 anni e addirittura 4 dall’aggiudicazione); ad oggi, cioè dopo tredici anni, non è ancora conclusa la Conferenza dei Servizi (novembre 2018) nonostante che la legge 241/90 indichi tale conferenza come strumento di semplificazione ed accelerazione: il progetto esecutivo è di là da venire, la validazione/verifica pure, l’apertura del cantiere, dopo tredici anni, è ancora un miraggio.
Anche gli ultimi anni sono stati caratterizzati da tempi inammissibili nonostante si trattasse di attività minime rispetto alle dimensioni dell’opera quali: indagini geognostiche per le quali si è dovuto attendere oltre un anno per una attività tecnica di pochi giorni; rimozione non certo complessa di tuboli agricoli, asseritamente archeologici, che è stata richiesta dalla Sovrintendenza oltre un anno fa ed ancora non è avvenuta, con la conseguenza, fra l’altro, che la conferenza dei servizi non è terminata; non è ancora noto quando si sposterà un traliccio elettrico dal sedime dell’Ospedale; si prospettano ancora bonifiche del terreno che richiederanno, visti i precedenti, tempi non definiti pur trattandosi di attività ordinarie e prevedibili. Si prospettano altre bonifiche ed attività varie che potevano essere sicuramente già effettuate.
Non mette conto di parlare delle fasi successive all’apertura del cantiere: costruzione, dotazione, attivazione per le quali, con questo andamento, c’è da prevedere almeno un quinquennio ulteriore.
La crisi finanziaria della Ditta Tecnis, aggiudicataria del contratto, si è conclusa con il subentro della Ditta D’Agostino dopo una fase di Commissariamento che, tuttavia, non avrebbe dovuto impedire lo svolgimento delle attività preparatorie minime di cui sopra. Tali attività, se espletate per tempo, avrebbero potuto rendere possibile l’insediamento del cantiere senza ulteriori lungaggini.
La popolazione interessata è senza adeguata assistenza ospedaliera, è sfiduciata oltre ogni dire. I danni per il ritardo sono enormi (sul punto si veda l’allegato documento). Peraltro, nel frattempo sono stati chiusi gli altri ospedali (Palmi, Gioia T.) ovvero mantenuti (Polistena) in situazione di grave inadeguatezza. In più occasioni sono state date rassicurazioni ufficiali poi risultate illusorie quali, solo a titolo di esempio: sottoscrizione protocollo di legalità – ottobre 2016, cronogramma 9 marzo 2017 che prevedeva inizio lavori per gennaio 2018, seduta pubblica e perciò solenne presso il Consiglio Comunale di Palmi con promessa di tempi brevi da parte del RUP, Ing. Domenico Pallaria, in data 12 maggio 2018, e così oltre.
A nulla sono valse le innumerevoli proteste tra le quali una grande manifestazione popolare nel maggio 2019 con circa 7.000 persone organizzata dalla Rete delle Associazioni con il Comune di Palmi. È assai prevalente l’opinione pubblica secondo cui “l’Ospedale non si farà mai” e ciò con grave danno all’immagine della Regione che appare incapace di raggiungere il risultato, anche solo intermedio, di apertura del cantiere. Al momento, cioè dopo tredici anni dal finanziamento, non si può neanche ipotizzare il resto che più conta e cioè costruzione, dotazione tecnologica biomedicale, attivazione.
L’ing. Domenico Pallaria, dirigente regionale e Responsabile Unico del Procedimento fin dal 7 ottobre 2013 avrebbe dovuto garantire “il corretto e razionale svolgimento delle procedure”. (Dlgs 18 aprile 2016 n.50 art. 31 lettera “c” codice contratti pubblici), “l’efficacia ed il buon andamento dell’azione amministrativa” (art. 1 legge 241/90 sui procedimenti amministrativi ed art 97 della Costituzione) laddove efficacia significa capacità di produrre l’effetto e i risultati dovuti e buon andamento significa rispetto di tempi ragionevoli ed ancora efficacia ed efficienza.
E’ di tutta evidenza, stanti le circostanze sopra descritte, che tali obblighi sono rimasti gravemente inadempiuti. Ad oggi, peraltro, il RUP Ing. Pallaria risulta assegnato anche ad altro incarico dirigenziale per cui pure sotto questo profilo non appare in grado di assolvere all’impegnativo ruolo di RUP per questa e le altre fasi successive ancora più complesse.
Non esiste un cronogramma affidabile che consenta un controllo sociale dell’azione della Regione (norme sulla trasparenza dlgs 33/2013 – 97/2016). Al contrario vi è uno stillicidio di comunicazioni, aggiornamenti, riserve, condizioni, che rendono scettico anche il più ottimista degli osservatori. Si rende necessario pertanto che venga emesso, ai fini di trasparenza e lealtà nei confronti della popolazione un cronogramma ufficiale che indichi tempi e modi di consegna dei lavori ed apertura del cantiere.
Per tutti i motivi sopra esposti questa Associazione
chiede
1) Che la Regione si impegni ad espletare ogni incombenza necessaria per l’apertura del cantiere al massimo entro il 30 settembre prossimo venturo, data ritenuta congrua considerando la natura degli adempimenti ancora inopinatamente da espletare e dei gravi ritardi fin qui verificatisi.
2) Che in conseguenza l’apertura del cantiere, con le maestranze al completo, avvenga come termine massimo il 1° ottobre del corrente anno.
3) Che l’incarico del Responsabile Unico del procedimento fino ad oggi affidato all’Ing. Domenico Pallaria, venga revocato ed affidato ad altro soggetto in possesso dei requisiti di legge.
4) che vengano inserite nel più breve tempo possibile le pregresse e le future informazioni sul procedimento nella Sezione Trasparenza per l’accesso civico al Sito Web regionale sulle grandi opere e, segnatamente, sul Nuovo Ospedale della Piana. Allo stato tale sezione sul NOP è completamente vuota e perciò in violazione dei decreti legislativi sulla trasparenza 33/2013 e 97/2016)
Avverte
Che i termini sopra indicati devono considerarsi come termini massimi, che gli stessi costituiscono cronogramma civico di questa Associazione in mancanza, non certo da essa voluta, di un cronogramma ufficiale della Regione;
Che questa Associazione seguirà anche nei prossimi mesi l’andamento della procedura per cui fin da ora si riserva, ove appaia evidente che i termini non saranno rispettati, di anticipare ogni forma di protesta e di tutela attraverso le azioni più opportune, tra cui richiesta di commissariamento anche di questa funzione regionale, ricorso all’Autorità Nazionale Anticorruzione e per la Vigilanza sui contratti pubblici nonché alle Autorità Amministrative e Giudiziarie competenti;
Precisa
a scanso di equivoci e per prevenire ogni speculazione politica, che tutte le disfunzioni sopra indicate si sono verificate sotto governi regionali diversi e di opposta composizione politica per cui nessuna compagine può sentirsi al di fuori da specifiche responsabilità.
chiede infine
che la Regione riscontri la presente richiesta con provvedimento o altro atto amministrativo chiaro ed espresso. Ogni silenzio o mancanza di risposta saranno interpretati come significativi di volontà di mantenere lo stato attuale delle cose con ulteriore grave danno all’interesse pubblico nel territorio della Piana di Gioia Tauro.
C’è di mezzo il diritto alla salute ed il futuro della nostra popolazione.
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Su delega del Comitato Direttivo sottoscrivono il presente atto
Il Presidente Il Presidente Onorario
Stefania Marino Avv. Ernesto Mancini
P.S.: Si allega, per completezza di informazione e per evidenziare la gravità della situazione, il manifesto/documento di questa Associazione dal titolo “IL DANNO” -novembre 2017 di cui qui si anticipano solo alcuni titoli relativi ai danni derivanti dalla mancata realizzazione del Nuovo Ospedale
• DANNO DA DECADIMENTO PROGRESSIVO DELLE STRUTTURE GIA’ ESISTENTI IN ATTESA DEL NUOVO OSPEDALE
• DANNO PER L’INGIUSTA MIGRAZIONE SANITARIA A CARICO DEI CITTADINI VERSO ALTRI OSPEDALI
• DANNO, ANCORA DA MIGRAZIONE SANITARIA, PER ONERI FINANZIARI A CARICO DELLA REGIONE ED ONERI ECONOMICI A CARICO DEI CITTADINI.
• DANNO DA INEFFICIENZA DELLA RETE DI EMERGENZA/URGENZA SANITARIA
• DANNO ALL’IMMAGINE DEL SERVIZIO PUBBLICO
• DANNO DA MANCATA OCCUPAZIONE DI LAVORATORI DELLE PROFESSIONI SANITARIE E DI SUPPORTO
• DANNO DA MAGGIORE ED INGIUSTA ESPOSIZIONE DEGLI OPERATORI E DEI CITTADINI A RISCHIO DI MALPRACTICE
• DANNO DA MANCATO SVILUPPO DI ATTIVITÀ PRODUTTIVE “INDOTTE” DALLA PRESENZA DI UN OSPEDALE DI CIRCA 350 POSTI LETTO.
• DANNO ALLA RETE SANITARIA DEL TERRITORIO E, IN PARTICOLARE, ALLA MEDICINA PRIMARIA DI BASE E A QUELLA SPECIALISTICA AMBULATORIALE
• DANNO DA MANCATA ATTRAZIONE DI ALTE PROFESSIONALITÀ E PRESSOCHÉ TOTALE ASSENZA DI RICERCA, SVILUPPO ED INNOVAZIONE NEL CAMPO MEDICO-CHIRURGICO
• MALASANITA’,DISCREDITO DELLE ISTITUZIONI,PESSIMISMO, RASSEGNAZIONE
• (si tratta di elenco ovviamente non esaustivo; per le singole voci ed altro si veda nostro manifesto/documento del 2017 qui allegato)