Porto di Gioia Tauro, il prossimo venerdì partiranno i lavori di dragaggio dei fondali
Con l’arrivo della draga “Tshd Volvox Atlanta”, il prossimo venerdì partiranno i lavori di dragaggio dei fondali del porto di Gioia Tauro, nel tratto che interessa il bacino di evoluzione sud e una prima parte del canale portuale, per una lunghezza di circa 1.500 metri. L’intervento punta ad uniformare il fondale esistente alla quota di 18 metri di profondità, per garantire il transito delle navi in sicurezza nel canale, anche, in presenza delle nuove portacontainer super-post-panamax ormeggiate nelle banchine. Inseriti nella programmazione annuale dell’Autorità portuale di Gioia Tauro, guidata dal commissario straordinario, ing. Giovanni Grimaldi, i lavori si prefiggono due obiettivi principali: quello di migliorare la sicurezza dell’operatività portuale, garantendo una maggiore efficienza in termini di navigabilità marittima, e quello di preservare la spiaggia emersa antistante il porto. Si tratta di un intervento inserito in un vasto programma di sviluppo e di adeguamento funzionale delle infrastrutture portuali, messe in atto dall’ufficio tecnico dell’Ente. L’obiettivo principe, posto al centro della politica dell’Autorità portuale, è quello di mantenere e consolidare la leadership del porto di Gioia Tauro all’interno del circuito internazionale dei traffici marittimi, animato sempre più dai cosiddetti giganti del mare. Tra gli interventi, messi già in atto e pensati per offrire al porto la capacità di rispondere pienamente alle sfide lanciate dal mercato, è stato concluso l’allargamento del canale portuale, ampliato da 200 a 250 metri, definendo così un nuovo asse di navigazione. Complementare a questa operazione di allargamento del canale, è stato programmato il relativo dragaggio, che partirà il prossimo 20 marzo. Si punta, così, ad uniformare la parte dei fondali del nuovo asse di navigazione a quella del vecchio asse, per migliorare la sicurezza delle navi nella manovra di arrivo e più complessivamente per assicurare una maggiore sicurezza, funzionalità e fruibilità delle infrastrutture portuali in vista, appunto, dell’aumento delle dimensioni delle navi che fanno scalo in porto.
Saranno interessati dai lavori circa 567 mila metri cubi di materiale sabbioso che saranno, grazie al programmato sistema integrato dei lavori, impiegati per il ripascimento della spiaggia antistante il porto. Sarà, così, ricostruito il suo profilo morfologico, come previsto nell’originale progetto di realizzazione del porto canale, per proteggerla dagli effetti erosivi, evidenziati dai numerosi studi già effettuati. E sarà, altresì, preservato il suo ecosistema costiero riducendo, quindi, l’impatto ambientale generato dal dragaggio attraverso il suo riutilizzo.