Politiche sociali: Clamoroso scivolone della Regione
Nei giorni scorsi quasi tutti gli ambiti distrettuali della Calabria sono stati raggiunti dalla solita “minaccia” di esercizio di poteri sostitutivi in merito alle politiche distrettuali che riguardano il sociale.
A tal proposito certa ridicola opposizione, completamente all’oscuro di come funzionino le politiche sociali d’ambito, ha cercato di gettare fango, come al solito, su chi come il Comune capofila di Polistena sta assicurando la fruizione di servizi al cittadino tra innumerevoli e continue difficoltà. La cosa che però stavolta ci lascia sbalorditi è che la Regione non abbia verificato preliminarmente le questioni contestate. La sensazione è che la missiva sia più che altro una specie di pro-forma copia-incolla.
Ad esempio la programmazione del Fondo Non-Autosufficienza è stata già interamente programmata dalla Conferenza dei Sindaci d’Ambito di Polistena, così come i fondi destinati alle strutture sono state saldati per l’intero 2022. Il monito, contenuto nella nota, per l’utilizzo dei fondi denominati “DOPODINOI” e “VITA INDIPENDENTE” invece appartengono ad un tipo di programmazione speciale che sino ad oggi è risultato problematico spendere per via delle difficoltà insite al tipo di percorso “preteso” nelle linee-guida, solo di recente e finalmente ammorbidito. Inoltre va sottolineato che dal trasferimento delle deleghe in avanti la Regione non ha mai assistito con personale tecnico qualificato il passaggio delle funzioni amministrative in attuazione della legge 328 e della legge regionale 23 appioppando ai comuni capofila, già a corto di risorse umane e personale, competenze prima trattenute con risultati fallimentari a livello (ritardi nei pagamenti ed un sistema di servizi sociali praticamente inesistente su scala regionale).
Oggi solo grazie al lavoro degli ambiti distrettuali che, tra le comuni difficoltà con cui gli enti locali devono operare, finalmente si sta cercando di sviluppare un modo differente di intendere i servizi sociali ed alla persona. La Regione Calabria, piuttosto che richiamare agli ordini le realtà attive di distretti come Polistena, dovrebbe provvedere a rettificare il nuovo sistema di distribuzione delle risorse per il finanziamento delle attività delle strutture residenziali e semiresidenziali. Infatti l’Ambito di Polistena, ad esempio, con il nuovo metodo di calcolo delle rette stabilito dalla DGR 669 del 2022 approvata dalla Giunta Occhiuto, è penalizzato con una sforbiciata di 300.000 euro che verranno interamente sottratti alle strutture per anziani e minori a rischio presenti nel territorio di 13 comuni della Piana facenti parte del Distretto.
La DGR 669 ha infatti modificato a ribasso le spettanze per le strutture non più parametrate al numero effettivo degli ospiti presenti nelle strutture bensì alla popolazione residente al di fuori di esse secondo un criterio più che discutibile e scriteriato.
Chiediamo pertanto alla Regione, più che mandare diffide copia-incolla, a collaborare con gli Ambiti, riassumendo poteri e competenze al fine di rifondere le risorse indebitamente tagliate, altrimenti si che potremmo dichiarare entro la fine del 2023 la chiusura certa di molte strutture del territorio per insufficienza di fondi con gravi danni ai servizi sociali, all’assistenza alla persona, nonché a tutti coloro, operatori specializzati e ausiliari, che vi lavorano direttamente e nell’indotto.
Polistena 1 giugno 2023
Dott. Michele Tripodi- Sindaco di Polistena
Comune capofila Ambito Distrettuale n. 1