Polistena, si è concluso il progetto “Cittadinanza, diritti ed integrazione nel contesto italiano ed europeo”
Si è concluso il progetto “Cittadinanza, diritti ed integrazione nel contesto italiano ed europeo”, il percorso rivolto agli studenti del Liceo Linguistico “Giuseppe Rechichi” di Polistena, fortemente voluto dall’Auser Territoriale di Gioia Tauro.
Le cinque tappe, contraddistinte dal filo rosso che lega i diritti universali, l’accoglienza e l’integrazione, hanno avuto inizio con la relazione del dott. Antonio Salvati su “Costituzione e cittadinanza nel contesto italiano ed europeo”.
In un successivo incontro è stata la Presidente Auser di Gioia Tauro avv. Mimma Sprizzi a discutere di “Costituzione Italiana, Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e C.E.D.U.”, anche mediante il coinvolgimento attivo degli studenti in laboratori e lavori di gruppo.
Di estrema attualità il terzo appuntamento della rassegna, dedicato a “Le sfide della tutela dei Diritti Universali nella gestione dei fenomeni migratori”, con gli interventi di Celeste Logiacco, Segretario responsabile del sindacato di strada Flai Cgil, Attajacob Kwabena, sindacalista di strada Cgil ed Elio Carrozza, fotografo e volontario nel centro di prima accoglienza di Roccella Jonica.
I ragazzi del “Rechichi”, guidati dalla prof.ssa Claudia Polimeni, responsabile del progetto per il liceo, hanno poi fatto visita alla Città di Riace, riconosciuta unanimemente come modello di accoglienza ed integrazione, tanto che il Sindaco del borgo, Mimmo Lucano, è stato inserito nella classifica degli uomini più influenti del mondo stilata da Fortune.
Da ultimo, il 20 maggio, si è tenuto l’incontro con Antonello Mangano, giornalista freelance siciliano, pubblicista per “Il Manifesto”, “terrelibere.org” e “Carta”, autore di ricerche, inchieste e saggi sui temi delle migrazioni e della lotta alla mafia. Mangano, in particolare, è autore dei libri “Gli africani salveranno l’Italia” e “Voi li chiamate clandestini”.
“Abbiamo immaginato questo percorso – ha dichiarato Mimma Sprizzi – come un cammino pedagogico verso l’altro da noi, partendo dalla nostra storia giuridica, contro i pregiudizi e per una formazione collettiva consapevole. I ragazzi del Liceo Rechichi sono stati straordinari perché, da protagonisti, hanno saputo mettere insieme lo spirito di ricerca e la voglia di mettersi in gioco su temi troppo spesso estranei alle attività curriculari. È per questo che devo ringraziare, anzitutto, la Dirigente Scolastica Francesca Maria Morabito, sempre attenta e dotata di una spiccata sensibilità per la tutela dei più deboli”.