Polistena, l’ospedale e’ salvo

L’ultimo decreto di riorganizzazione della rete ospedaliera del Commissario ad acta alla sanità calabrese Massimo Scura, modifica ed integra i precedenti provvedimenti in materia, stabilendo con chiarezza che l’ospedale di Polistena non verrà chiuso.

Nella parte del recente decreto 64/2016 che descrive i nuovi ospedali da realizzare tra cui quello di Palmi, non si legge più la scritta:

“Il nuovo presidio è maggiore dei posti letti programmati e sostituisce totalmente l’attuale offerta pubblica dell’area interessata”.

Ma questa stessa scritta, nella nuova stesura del decreto, é stata sostituita con la seguente apposta in calce alla tabella di pag.41 del documento allegato:

“La programmazione dei posti letto prevista per i nuovi ospedali risponde alla domanda di prestazioni attualmente programmata. La verifica del ruolo degli attuali presidi che insistono nell’area di riferimento, sarà rivalutata successivamente al completamento dei nuovi ospedali, anche in coerenza con le esigenze di riequilibrio dei posti letto tra le aree territoriali”.

Con enorme soddisfazione possiamo annunciare dunque che la nostra forte e pressante richiesta di cancellazione della prima versione, presente nel decreto 9/2015 e nel 30/2016, che di fatto segnava la chiusura dell’ospedale di Polistena subito dopo costruito quello nuovo a Palmi, è stata dunque accolta.

Abbiamo lottato più di un anno, culminando la nostra protesta nella grande manifestazione dell’ottobre 2015 dove migliaia di persone, medici, operatori, associazioni, sindaci, amministratori, hanno partecipato per opporsi alla chiusura del nostro ospedale.

Alla fine, questa é una grande vittoria, dopo i momenti di scontro frontale e duro con Il commissario Scura, sulla quale ora potrà costruirsi e ragionare sulla nuova programmazione sanitaria della Piana di Gioia Tauro tenendo conto dei presidi esistenti e della opportunità di riequilibrare i posti-letto in base al principio della territorialità.

Una cosa é certa. Il nuovo ospedale di Palmi, se e quando vedrà la luce, non sarà unico, né potrà sostituire l’ospedale di Polistena che é un punto di riferimento indispensabile per garantire il diritto alla salute dei cittadini dell’entroterra e non solo, e che dovrà incrementare i suoi circa 200 posti-letto già previsti.

Ora occorre battersi per il suo potenziamento, per istituire nuove reparti, per completare la sua funzione di spoke, per potenziare quelli esistenti con organici, strumenti e personale, per sbloccare i fondi (9 milioni e mezzo) destinati alla sua ristrutturazione.

Intanto a breve riprenderanno i lavori per la pista di elisoccorso, finanziati dall’Amministrazione Comunale che una volta ultimati potranno consentire di istituire l’emodinamica (cardiochirurgia) presso il nostro ospedale così come stabilito nei decreti per la rete di emergenza-urgenza.

Continueremo dunque a batterci per il miglioramento della sanità pubblica che nella piana é stata troppo spesso mortificata, determinando a tratti l’oblio di un diritto costituzionalmente garantito, quello cioé di un’assistenza sanitaria adeguata, dignitosa, garantita a tutti a prescindere dalle possibilità economiche di ognuno.

Manterremo alto il livello di attenzione contro ulteriori colpi di mano ed annunciamo sin d’ora ulteriori iniziative per la difesa ed il rilancio dell’ospedale di Polistena.

 

Polistena li 11/08/2016

 

Per l’Amministrazione Comunale

IL SINDACO – Dott. Michele Tripodi