Polistena, il Sindaco risponde al servizio di Striscia sulla pista dell’elisoccorso
Dopo un post che ha fatto nei giorni scorsi il giro di Facebook, il sindaco di Polistena Michele Tripodi risponde ora anche con un video al servizio di Striscia la Notizia sulla mancata attivazione della pista dell’elisoccorso del Santa Maria degli Ungheresi andato in onda ieri sera.
“Il 26 aprile scorso con una comunicazione ufficiale all’Enac abbiamo proceduto, per quanto di nostra competenza, all’attivazione dell’elisuperficie comunale “gestita” davanti all’ospedale che stando alla normativa vigente sarò operativa entro i successivi 40 giorni”. Con queste parole Tripodi replica a quanto emerso dal servizio circa la totale assenza di documentazione presso gli uffici ENAC competenti.
In merito ai ritardi nell’esecuzione dei lavori, Tripodi ricorda che “l’impresa esecutrice dei lavori ha consegnato l’opera di che trattasi con 284 giorni di ritardo presentando n.7 riserve tecniche. Per chi é del mestiere sa bene che una controversia di questo tipo può rallentare e di parecchio. Tuttavia le riserve sono state respinte e il Comune ha applicato in danno all’impresa una penale di oltre 33mila euro. Non vi è altro. Le ragioni del ritardo sono solo queste. Correnti di aria? Rumore? Tremolio dei vetri? Macché… manco dovesse atterrare un bombardiere “Apache””.
Il primo cittadino di Polistena ricorda ancora come l’inaugurazione dell’ottobre 2017 sia stata soltanto simbolica e provocatoria, “nell’ambito di una più grande manifestazione di popolo organizzata per difendere l’ospedale di Polistena che in un decreto del commissario era stato cancellato dalla cartina geografica della sanità calabrese”.
“Tutto ciò che ora si sta dicendo é puro fango gratuito, che si getta contro chi butta il sangue come me, per tutelare l’ospedale, la sanità pubblica e garantire un minimo di assistenza sul territorio a chi non può permettersi di curarsi nelle cliniche private o emigrare al nord” si sfoga Tripodi.
“É molto strano infatti che subito dopo il mio annuncio avvenuto il 27 aprile scorso di avvenuta attivazione presso l’ENAC dell’elisuperificie, e subito dopo la partecipata iniziativa sulla sanità svoltasi il 1 maggio in piazza a Polistena, taluni si presentano in ospedale senza alcuna diligenza nè necessitá di verificare con atti e documenti le informazioni acquisite e i soggetti interpellati. Messi a conoscenza nei giorni corsi di come stanno davvero le cose e senza però ottenere alcun diritto di replica, è troppo facile l’invocazione della “par condicio”. Ma come? Se alle elezioni europee né io, nè il mio partito siamo candidati, di quale par condicio parliamo? Allora, come si suol dire, é vero che più indizi fanno una prova. Troppi movimenti contro Polistena ed il nostro ospedale, forse con l’intento di farlo chiudere invece di migliorarlo? Noi però non ci scoraggiamo. Abbiamo vinto battaglie molto più difficili e temerarie contro i potenti, contro mafiosi e corrotti e di certo non saranno le false notizie a fermare il nostro impegno. Perché é vero pure un altro detto “il diavolo fa le pentole ma non i coperchi” conclude.