Polistena, Gianmarco Tognazzi in l’onesto fantasma all’auditorium comunale
Gianmarco Tognazzi in
L’onesto fantasma
con: Gianmarco Tognazzi
Renato Marchetti – Fausto Sciarappa
e con la partecipazione in video di Bruno Armando
Drammaturgia e regia: Edoardo Erba
Una produzione: Altra Scena
Il nuovo testo teatrale che vede protagonista Gianmarco Tognazzi, una rilettura dell’Amleto ma soprattutto la storia di un’amicizia speciale, talmente forte da eludere anche la morte.
BIGLIETTI DISPONIBILI su:
www.vivaticket.com/it/ticket/l-onesto-fantasma/193386?culture=it-it
Continua il 2023 della rassegna “Il Teatro in Tutti i Sensi”, la stagione teatrale curata da DRACMA – Centro Sperimentale d’Arti Sceniche, che ha come palcoscenico l’Auditorium Comunale di Polistena (RC). Sabato 25 febbraio alle ore 21:00 arriva a Polistena uno dei nomi di punta di questa nuova stagione, Gianmarco Tognazzi, che presenterà – prima data in Calabria, e terza data in assoluto dello spettacolo – la nuova opera che lo vede protagonista: “L’onesto fantasma”.
Un testo di Edoardo Erba, uno dei drammaturghi italiani più brillanti della sua generazione (suo il cult “Maratona di New York”, tradotto in 17 lingue, ma anche “Il Marito Invisibile”, “Utoya” e tanti altri) che lo vedrà in scena al fianco di Renato Marchetti e Fausto Sciarappa, con la presenza in video di Bruno Armando, protagonisti di una grande storia di amicizia, oltre che di un atto d’amore verso il teatro.
Quattro attori, che anni prima durante una tournée sono diventati grandi amici, si ritrovano in tre, perché uno di loro muore tragicamente. Dei tre, Gallo – interpretato da Tognazzi – ha nel frattempo fatto una rapida carriera ed ora è un personaggio cinematografico di successo. Gli altri due, Costa (Fausto Sciarappa) e Tito (Renato Marchetti), hanno un disperato bisogno di lavorare e tentano di convincerlo a portare in scena un Amleto. Ma Gallo si rifiuta: senza l’amico – a cui voleva un bene dell’anima – lui non ha più nessuna intenzione di fare teatro. Per vincere la sua resistenza, Costa si inventa che nella produzione ci sarà anche l’amico scomparso, con tanto di nome sul manifesto: gli riserveranno la parte del fantasma. Gallo non dà peso alla proposta, la prende come uno scherzo di dubbio giusto, finché una notte il fantasma gli appare veramente. Ed è un fantasma che sembra volersi vendicare dei suoi amici, che si trovano costretti a confessare i reciproci tradimenti. Ma che rivela infine di essere l’essenza del sentimento che li lega e li legherà per la vita.
Alternando momenti realistici a scene shakespeariane, la commedia è un modo originale di rileggere l’Amleto dal punto di vista del fantasma. Ma soprattutto è la storia di un’amicizia speciale, talmente forte da eludere anche la morte. E un atto d’amore verso il teatro, dove ogni conflitto diventa accettabile perché riscattato dalla poesia.
“”L’onesto fantasma” è dedicato a un amico scomparso. Ma di lui non voglio parlare, non pubblicamente. L’amicizia è un sentimento che richiede pudore. Come l’amore. E certi testi si scrivono proprio per non dover parlare” – sottolinea Edoardo Erba, autore e regista dello spettacolo – “L’amore brucia tutto e subito, l’amicizia cuoce a fuoco lento, talvolta lentissimo. Ma gli ingredienti sono gli stessi: i momenti felici, il senso del possesso, gli equivoci, le gelosie, gli allontanamenti, le liti e le pacificazioni, i tradimenti. Tutto più sottotraccia, più facilmente occultabile. Volevo raccontare questa complessità, che un’assenza definitiva rende viva e dolorosa. E volevo anche mettere un po’ di parole di Shakespeare in un mio testo. Prendermi questo onore. Misurare la distanza fra quei versi immortali e i miei balbettii. Ma mettendoli insieme su un foglio, anche affermare immodestamente di aver condiviso con lui lo stesso mestiere”.
Continua Edoardo Erba: “Ho scelto l’Amleto. È un testo che avevo letto tante volte ma ad ogni rilettura dicevo: non l’ho mai letto. Stavolta ho provato a leggerlo in inglese e mi sono chiesto perché ho aspettato così tanti anni a farlo. In lingua originale l’Amleto mi è sembrato più musicale, più intimo. Ma meno complesso, forse perché non capivo tutte le sfumature. In sostanza era la storia di una vendetta. Meglio, l’analisi poetica dei sentimenti di un vendicatore. Cosa che calzava perfettamente con l’idea che avevo in mente, più o meno questa: quattro attori, che lavorando avevano fatto gruppo ed erano diventati inseparabili amici, si ritrovano in tre. Per tenere in compagnia anche l’amico scomparso, decidono di mettere in scena un Amleto, riservandogli la parte del fantasma. “L’onesto fantasma” dunque è un’assenza. E come tale si vendica dei tradimenti dei suoi tre amici, costringendoli a una penosa confessione. Ma contemporaneamente rivela di essere l’essenza del sentimento che li legava e li legherà per la vita. Sui tre protagonisti di questo piccolo dramma, scende lo spirito santo. E il funerale mancato, che ha generato un lutto mancato, si consuma improvvisamente, traumaticamente, ma in un modo infine benefico. I tre scoprono nel teatro il luogo dove l’elaborazione di un conflitto diventa poesia, trova un modo per farsi accettabile e consentirci di andare avanti”.
Gianmarco Tognazzi è l’ultimo protagonista in ordine di tempo di cartellone che ha fatto tanto parlare di sé già in questi primi mesi di programmazione, registrando un grande successo di pubblico, oltre che l’apprezzamento di attori, registi, addetti ai lavori che lo hanno riconosciuto come uno tra i più interessanti su scala nazionale. DRACMA – Centro Sperimentale d’Arti Sceniche continua a confermarsi come una delle compagnie più attive e consolidate del territorio calabrese, che da quest’anno può vantare anche il riconoscimento ufficiale del Ministero della Cultura come “Organismo di programmazione teatrale”. Un’esperienza culturale mai così ricca come in quest’edizione: dopo Gianmarco Tognazzi l’11 marzo in arrivo un altro nome storico del teatro italiano, Massimo Verdastro, con il suo “Eros e Priapo – Il libro delle furie”, opera tratta dall’omonimo testo di Carlo Emilio Gadda.
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