Polistena, BUONGIORNO…CALABRIA
Stupore, indignazione e la sanità calabrese che va a farsi friggere ancora una volta come è successo in questi ultimi decenni.
Il servizio sanitario nazionale in Calabria è stato distrutto progressivamente da corruzione, favoritismi, infiltrazioni mafiose e soprattutto malapolitica quella che ancora oggi appende la salute del popolo calabrese al valzer di nomine.
C’è molto di più profondo, datato, oscuro, dietro questo incarico a commissario che in queste ore tutti attendono di definire con ansia visto l’acutizzarsi della pandemia in Calabria.
Figuriamoci se in quel posto li avrebbero potuto nominare il fondatore di EMERGENCY, la cui statura morale ed opera solidale sarebbero al di sopra di ogni giudizio. Gino Strada preoccupa i manovratori perchè non è disposto a farsi manovrare. La sua figura è invisa da sempre ai poteri forti e all’egoismo della destra, per ora maggioritaria in #Calabria, che soffre di disumanità cronica.
Ma la cosa più curiosa che ho notato in questo orrendo gioco di nomine è che della Calabria e dei calabresi non importa niente a nessuno, da #Roma, a #Catanzaro, a #Taurianova.
La doppia fase emergenziale (Emergenza sanitaria ed emergenza Covid) richiede al più presto un’immediata risposta e sappiamo tutti che i commissari calati dall’alto non rappresentano mai un bene per i territori.
Fanno bene a protestare i Sindaci contro un decreto-legge che praticamente delega ai commissari e a tempo indeterminato il futuro della sanità calabrese.
Ma non sarebbe neanche un bene ora,
in questo momento di grande confusione e di delegittimazioni incrociate, restituire a questa politica regionale azzoppata dalla prematura morte della Presidente #Santelli le competenze in materia di sanità, quelle che praticamente la Giunta Regionale non ha mai esercitato con l’aggravante di non aver nemmeno saputo, piu di recente, organizzare le funzioni di soggetto attuatore di protezione civile per bloccare il #Covid. Sarebbe come dare, detta in calabrese “la lanterna in mano all’orbo”.
Ed oggi non possiamo permettercelo.
Un’ultima riflessione di tipo personale.
Ho assistito in queste ultime ore ad attestati di stima nei miei confronti provenienti da tanti cittadini onesti che dopo il sondaggio promosso da StrettoWeb hanno cercato di vestirmi di un abito inusuale per me, quello di #Commissario alla sanità.
Ringrazio di cuore tuttI per davvero.
Nel gioco del sondaggio è stata una bella prova di fiducia nei miei confronti.
Grazie ancora.
È il segno che il popolo calabrese ha bisogno di nuovi punti di riferimento nelle istituzioni, nella politica, nella società.
Stiate certi, a parte i sondaggi e le nomine a
Commissario impossibili, rassicuro tutti che indipendentemente dai ruoli (passati presenti e futuri) non indietreggio di un passo e continuerò nelle mie battaglie politiche (perché la mia, la nostra, è vera e buona politica) per la sanità pubblica, tutte indirizzate a restituire ai calabresi il diritto ad essere curati ed assistiti in modo dignitoso e gratuito qui, nei nostri ospedali.
Abbiamo bisogno di gambe e sostegno per andare avanti perché è compito della buona politica, quella seria ed improntata al bene comune, assumere le redini della nuova Calabria che bisognerà costruire insieme ai calabresi. Mettiamoci tutti una mano.
Il momento è ora! 💪💪💪
Michele Tripodi