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Pino Pardo, Pres. comitato “PRO-CENTRO DIALISI TAURIANOVA” incontra il Vescovo Milito

PINO PARDO, PRESIDENTE DEL COMITATO DI TUTELA
“PRO-CENTRO DIALISI TAURIANOVA”,
INCONTRA MONS. MILITO, VESCOVO DI OPPIDO-PALMI, SULLE
CRITICITA’ NEL “CENTRO”. IL VESCOVO “PRENDE A CUORE” LA SITUAZIONE
Sua Eccellenza Rev.ma, Mons. Francesco Milito, Vescovo della Diocesi di Oppido Mamertina / Palmi, ha ricevuto, in udienza privata, il dr. Pino Pardo – Presidente del costituito Comitato di tutela “Pro-Centro Dialisi Taurianova”- il quale ha segnalato, con “devozione filiale”, le “criticità” da sanare, con estrema urgenza, a riguardo del Centro Dialisi di Taurianova che rischia di doversi fermare per carenza di personale. Il dr. Pardo ha chiesto a S.E. d’intervenire, con la Sua Autorità, affinché il “Centro” non abbia a “chiudere i battenti” con conseguenti effetti drammatici, sui diversi pazienti emodializzati utilizzatori della terapia “salvavita”, e sulle rispettive famiglie coinvolte. In questa situazione vi è l’impossibilità di accogliere presso il Centro Dialisi di Taurianova alcuni malati abbisognanti del vitale trattamento. Ciò riguarda cittadini residenti nel comprensorio dei comuni della Piana che chiedono di ricevere cure puntuali ed esaustive “a casa loro”, senza l’aggiunta di ulteriori tribolazioni alla loro sorte già dura, scaturenti senza dubbio dalla necessità di raggiungere un altro Centro Dialisi più o meno lontano; si tratta di una situazione di “disagio” da analizzare attentamente. Il Centro Dialisi di Taurianova potrebbe accogliere ancora altri malati dializzati, se si potessero sfruttare le potenzialità delle postazioni dialitiche esistenti. La limitazione del numero dei pazienti in cura, rispetto al numero massimo possibile a cui dare accoglienza, deriva, sostanzialmente, dalla carenza di personale medico e infermieristico chiamato al delicato compito di assisterli, in maniera adeguata, nel corso dello svolgimento della DIALISI: una procedura che presuppone l’utilizzo di una macchina (il rene artificiale) a cui ogni malato rimane collegato, per almeno quattro ore per volta, da ripetere per tre volte la settimana. Occorre precisare che ci sono attualmente tante persone con gravi malattie renali che ancora non sono dializzati, ma che dovranno esserlo a breve termine; da ciò scaturisce l’attuale problematica: per carenza di personale non possono essere accolti in dialisi! C’è da fare presente, inoltre, che il Reparto Dialisi di Taurianova sviluppa anche un’attività ambulatoriale specialistica nefrologica in favore di molte centinaia di persone che, pur non avendo necessità di ricorrere alla dialisi, hanno bisogno di assistenza medica specialistica per conservare la loro funzione renale “residua”. Ed è proprio in base all’analisi di tale attività che, con “dati alla mano”, si evince la necessità di provvedere all’incremento numerico del personale per poter assistere un numero maggiore di malati dializzati. La “buona sanità”, anche se dipende soprattutto dalla qualità professionale degli operatori, dipende anche da un sistema sanitario che li mette in condizione di lavorare bene. È risaputo che il nostro sistema sanitario, nell’attuale fase temporale caratterizzata in generale da tante contingenze negative, non sempre ci permette di dare le “giuste” soddisfazioni al cittadino malato. Personalmente ritengo che bisogna lavorare tutti, ognuno per quello che può fare, per la realizzazione di “sinergie positive” finalizzate a “salvare il salvabile”. Una cosa è certa: con soli due medici e con gli attuali infermieri in servizio, nonostante i loro sacrifici personali, il Centro Dialisi finirà col chiudere! Il Presidente Pino Pardo ha rappresentato, inoltre, a S.E. Mons. Milito, l’utile necessità di tenere operosamente aperta la struttura dialitica di Taurianova e che è interesse di tutti la tutela della salute di oltre ottanta pazienti della Piana, in dialisi e trapiantati, che, quotidianamente, fanno sicuro e preciso riferimento alla struttura di Taurianova dove, il personale medico e paramedico, sono il massimo dell’Umanità e della Competenza ed il Paziente con loro non è un numero, ma Persona al centro di ogni attenzione e dentro una meravigliosa accudente Famiglia. Il Vescovo Milito ha dimostrato grande sensibilità nel “prendere a cuore” la ricerca di soluzioni concrete per le problematiche sanitarie della nostra Piana. Intanto noi pazienti non cerchiamo la pietà di nessuno, ma coltiviamo la speranza che, favorevolmente, si decidano, al più presto, i destini del “Centro” di Taurianova – diretto egregiamente dal Dott. Vincenzo Bruzzese – avviando azioni al fine di risolvere le criticità e garantire la continuità dei trattamenti agli utenti in dialisi.

Certo è che questo non è il momento di scontrarsi e delle ripicche, lo stato delle cose impone che ciascuno si assuma, ora, finalmente, le proprie responsabilità per non restare nel colpevole silenzio; chi genera polemiche non vuole il bene del “Centro” e offende, senza riguardo, gli sventurati utilizzatori delle prestazioni. Il Centro Dialisi di Taurianova è considerato “Patrimonio della Piana di Gioia Tauro” ed i Sindaci del territorio hanno il dovere di custodirlo e perciò spero intervengano con atti concreti per la sua tutela. Il Comitato continuerà a lottare anche con la forza che nasce dalla sofferenza, convinti tutti che, ormai, è tempo di salvare la “Dialisi” di Taurianova perché “nulla è più potente di un’idea per cui sia maturato il tempo”. Confido che questo “Tempo di Pasqua” sia di buon auspicio per la risoluzione della problematica derivante dalla carenza di personale, nella speranza che il Signore dia luce alla mente di Chiunque abbia potere decisionale, per recepire le “voci dolenti” dei malati del territorio della Piana non con l’orecchio soltanto, ma con il cuore.
dr. Pino Pardo, già dializzato e trapiantato del rene.