Palmi: Sul PSC Ranuccio in oggettiva continuità con la passata Amministrazione
Con la decisione di respingere ieri in Consiglio comunale la mozione presentata dal Circolo Armino per l’annullamento della delibera n. 16 del 10 marzo scorso di approvazione definitiva del Piano Strutturale, la nuova Amministrazione si pone in oggettiva continuità con quella passata. Non serve a nulla nascondersi dietro l’artificio dell’ambiguità giuridica e del mero errore di forma, la sostanza è che il PSC della vergogna rimane in vita grazie ai voti di tutti i gruppi della maggioranza, peraltro del tutto indistinguibili tra loro, e di quelli delle opposizioni, con la sola nostra eccezione.
Non serve a nulla promettere revisioni dello strumento urbanistico senza mai precisarne il contenuto. Palmi ha bisogno di uno strumento urbanistico che preservi la bellezza che non è stata ancora deturpata, che riqualifichi e rigeneri una città dal volto sfigurato. Tutti sanno, viceversa, come e perché nasce il PSC targato Barone: per servire interessi privati, nello sprezzo del bene comune.
Non serve a nulla predicare l’azzeramento del consumo di suolo nelle aule universitarie e consentire qui, a Palmi, l’aggressione delle campagne, come fa l’architetto Nava, sempre più vera domina di questa Amministrazione. Non accettiamo la sua giustificazione. Non vogliamo questo PSC, neppure se dovesse, ma non se ne capisce il perché, consentire più agevole accesso ai fondi regionali. Non siamo disposti a barattare il futuro e la bellezza della nostra città per una manciata di euro.
Palmi, 15 settembre 2017