Palmi, presentata la silloge poetica “Scorro- Il mio fiume sentimentale”
E’ stata presentata l’altra sera a Palmi, all’Auditorium “Mons. Rocco Iaria” della Parrocchia Santa Famiglia, la silloge poetica “Scorro- Il mio fiume sentimentale” di Rocco Polistena, Città del Sole Edizioni.
Ha presentato e moderato l’evento il prof. Saverio Italiano.
Il sindaco di Palmi, Giovanni Barone, dopo aver salutato e ringraziato i presenti, ha sottolineato il primato culturale da sempre detenuto dalla città di Palmi, ricordando che nel corso della sua amministrazione sono stati presentati ben 150 libri.
Subito dopo lo scrittore Antonio Roselli si è soffermato sulle ragioni poetiche contenute nella silloge , mentre Rocco Militano, ha precisato che l’opera offre il piacere di una scrittura mediata e profonda e in essa ci sono motivi vecchi e nuovi del comune sentire.
Don Giuseppe Sofrà, ha sottolineato la valenza sociale e culturale della poesia, augurando all’autore di continuare a percorrere questa strada.
La poetessa Maria Frisina che ha curato la prefazione della silloge, ha parlato della bellezza della poesia.
Infine l’editore Franco Arcidiaco, nel suo intervento ha definito Palmi “culla della cultura” e Rocco Polistena il primo poeta metropolitano.
A seguire gli avvocati Maria Rosa Ferraro e Luigi Mamone hanno recitato alcuni brani contenuti nella silloge.
Un vero e proprio spettacolo letterario che ha coinvolto tutti i presenti.
Nella silloge ci sono versi da leggere, da recitare e da cantare, versi che coinvolgono lo sguardo, ma che infilzano l’anima.
Polistena,segue un percorso di solitudine irreparabile, scavata nel Vero, scorrendo nel suo fiume sentimentale.
La poesia è in lui quasi sacerdozio.
Egli si nutre di essa, occupa uno spazio ampio e preciso nella sua esistenza che si evolve in vita.
Le musiche sono state curate da Marco Soriano (chitarra) e Matteo Pietropaolo (percussioni), mentre per la danza la scuola “Bailando” di Lella Zirino.
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Palmi, dall’Associazione Culturale Geppo Tedeschi e dall’Associazione Amici Casa della Cultura Leonida Repaci.
Caterina Sorbara