Palmi: l’Amministrazione smonta il Comune

Con la delibera del 20 giugno scorso – fortemente voluta dal Sindaco, approvata dalla Giunta Comunale, invisa agli Uffici e avversata da tutte le sigle sindacali – a Palmi prende avvio l’operazione di demolizione della macchina comunale. A fine anno verranno posti in prepensionamento 6 lavoratori comunali (ai quali va, com’è naturale, il nostro miglior augurio). Nel caso in specie, tuttavia, questa operazione comporta, al fine del soddisfacimento dei vincoli normativi, la dichiarazione di eccedenza per ben 19 posti di lavoro che andranno definitivamente persi.

Andiamo con ordine. I 6 lavoratori dichiarati in esubero appartengono tutti alla categoria C profilo istruttore per la quale l’attuale pianta organica prevede 43 posti di lavoro dei quali 30 occupati e 13 vacanti. Insomma una categoria sin qui deficitaria diventa improvvisamente esuberante senza che nel frattempo sia intervenuta la benché minima opera di riorganizzazione e di efficientamento. Per consentire l’uscita dei 6 lavoratori è necessario capovolgere la situazione: in quella categoria ne basteranno d’ora in avanti soltanto 24. Un’operazione che si rivela subito maldestra e insensata.

La circolare n. 4/2014 del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, quella cui fare riferimento per il prepensionamento del personale pubblico eccedente, è chiarissima su di un punto: “il prepensionamento non può essere in nessun caso utilizzato come strumento per eludere il regime pensionistico introdotto dall’articolo 24 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 241” (legge Fornero). Ma come sfuggire a questa impressione quando: a) non è stato presentato alcun piano di ristrutturazione dell’Ente; b) la procedura, come recita la stessa delibera di Giunta, parte da “prioritariamente individuare dei “dipendenti di cat. C istruttori da dichiarare eccedenti possibilmente tra quelli che ha (sic!) già maturato o che matureranno entro il 31/12/2016 i requisiti contributivi ed anagrafici per il prepensionamento”; c) la decorrenza della modifica alla pianta organica è giustappunto il 1/12/2016, la data nella quale i 6 lavoratori individuati su base volontaria potranno andare in prepensionamento!

Seppure tutto questo dovesse passare inosservato, resta l’assurdo di una decisione che pregiudicherà la funzionalità dell’Ente. Con il decreto del 24 luglio 2014 il ministro dell’Interno Alfano ha individuato il rapporto medio dipendenti-popolazione per le diverse fasce demografiche ai fini della individuazione di esuberi nel caso di comuni in dissesto finanziario. Nel nostro caso quel rapporto è di 1 a 145 che implica una pianta organica di 131 unità. Con questa operazione dall’1/12/2016 l’organico del Comune di Palmi si riduce a 128 unità, ancor meno che se fosse stato dichiarato il dissesto. E noi non siamo (vero?) in condizione di dissesto finanziario! E non basta. Perché la stessa Amministrazione ha appena approvato un Piano Strutturale che, per giustificare l’edificazione su nuovi terreni, ha previsto un incremento demografico che porterà Palmi a contare ben 24.000 abitanti. Ma in questo caso la pianta organica dovrebbe essere portata addirittura a 180 dipendenti!

Palmi, 5 luglio 2016