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Palmi, Fortunato Ferraro spiega perche’ si e’ dimesso

La mia scelta di rassegnare le dimissioni nasce da un’analisi oggettiva dello stato di degrado in cui versa la città. L’incapacità di questa arrogante e presuntuosa amministrazione è sotto gli occhi di tutti, è mancata e manca una programmazione seria di interventi, mancano i più elementari ma necessari servizi: periferie al buio e abbandonate, strade disastrate, spazi verdi senza cura, promesse fatte e non mantenute. Qualche esempio? La questione rione Pille, l’abbandono della zona adiacente al piazzale Columbia, mai bonificata e senza la pubblica illuminazione, l’area 101, il piano spiagge pronto (a detta loro) da un anno e mai attuato, la totale assenza di adeguati servizi per i disabili, dalle passarelle di accesso al mare a qualunque semplice ma necessario ausilio. E poi il totale disinteresse verso l’ospedale “Pentimalli”, mai una iniziativa a tutela di ciò che rimane di quella struttura ospedaliera, l’incuria del monte Sant’Elia, l’abbandono dei quartieri sulla zona costiera, la Tonnara e il borgo di Pietrenere, attenzionati solo per due mesi e poi dimenticati per il resto dell’anno.

Alla luce di queste considerazioni e delle non meno importanti vicende giudiziarie che hanno coinvolto a vario titolo l’amministrazione, era inevitabile prendere le dovute distanze, era necessario inviare un messaggio forte che smuovesse le coscienze.

Le mie dimissioni sono un atto d’amore verso la nostra città, una scelta coraggiosa, una scelta dovuta, per dire #orabasta a questa gente che ha portato Palmi all’agonia.

Noi siamo i consiglieri di minoranza, rappresentiamo la minoranza del popolo che aveva scelto un percorso diverso, ma allo stato dei fatti sono fermamente convinto che, dimettendoci, diamo voce al grido della maggior parte dei cittadini stanchi e delusi da questa gente, la maggioranza dei palmesi che non vuole più questa amministrazione.

Adesso tocca a loro, ad ognuno di loro, al Sindaco, alla giunta, ad ogni singolo consigliere, tutti egualmente e personalmente responsabili di quanto poco fatto finora, responsabili di questo degrado, responsabili di tenere ancora in vita un’amministrazione totalmente fallimentare. Devono avere la sensibilità e l’intelligenza di chiudere un capitolo davvero grigio della storia della nostra città del quale sono stati negativamente protagonisti, lasciare quella poltrona alla quale sono così tanto legati e fare l’ultimo atto dovuto, l’unico positivo, per il bene della città: andarsene a casa.