Ospedale di Polistena, Dieni: «Non ci facciamo strumentalizzare da Tripodi»
«Non avevamo alcuna intenzione di farci strumentalizzare dal sindaco di Polistena, ecco perché abbiamo preferito non partecipare a una manifestazione che, al di là dell’obiettivo dichiarato di difendere la sanità pubblica, nascondeva precisi obiettivi politici da parte dei suoi organizzatori». È quanto afferma la deputata del M5S in risposta alle ultime dichiarazioni del gruppo consiliare “Avanti Polistena”.
«Quando abbiamo dato la nostra disponibilità a partecipare alla manifestazione di sabato scorso – continua la parlamentare –, pensavamo, perché così ci aveva fatto pensare il sindaco, che fosse una iniziativa aperta a tutti, quindi anche ai rappresentanti istituzionali dei partiti. Credevamo che, oltre ad ascoltare le legittime lamentele dei cittadini privati dei servizi essenziali, avremmo anche avuto l’opportunità di raccontare cosa abbiamo fatto in questi anni a favore della sanità e dell’ospedale di Polistena e quali sono le strategie che vogliamo portare avanti nel prossimo futuro. Ci sbagliavamo, perché quella manifestazione, in realtà, è stata organizzata solo per offrire una ribalta al sindaco Michele Tripodi, sempre più a caccia di consensi per costruire il suo di futuro, non quello dell’ospedale».
«Lo stesso Tripodi – aggiunge Dieni – ci ha comunicato che i rappresentanti politici non potevamo prendere la parola solo pochi giorni prima della manifestazione. Praticamente, secondo l’astuto piano ideato dagli organizzatori, gli esponenti del M5S e degli altri partiti avrebbero dovuto limitarsi a stare sotto il palco ad applaudire e osannare il sindaco, senza avere la possibilità di esprimere le proprie idee e le strategie per il rilancio dell’intero comparto sanitario nella Piana di Gioia Tauro. Ebbene, abbiamo deciso di non prestarci a questo gioco squallido orchestrato da chi intende ancora usare i problemi della collettività per ricostruire carriere politiche ormai in declino».
«Ma poi, è proprio il caso di chiedersi, perché Tripodi non ha mai sentito il dovere di fare mea culpa per lo stato in cui si trova l’ospedale di Polistena? È forse il caso di ricordare che questo sindaco non è venuto da Marte e non è al timone del Comune da ieri. La sua famiglia – aggiunge la deputata 5 stelle – guida il territorio di Polistena da tempo immemore e, negli ultimi 50 anni, ha avuto un peso non indifferente nelle dinamiche politiche e amministrative dell’intera regione. Se, dunque, i cittadini devono scontare sulla propria pelle innumerevoli disservizi sanitari e sono costretti a lasciare la Calabria per curarsi, la colpa è da attribuire anche e soprattutto agli amministratori vecchi e “nuovi” di Polistena che, malgrado il tempo a disposizione, non sono stati in grado di contribuire allo sviluppo e al definitivo assestamento di un ospedale che rappresenta un presidio irrinunciabile per una larga fetta di territorio calabrese».
«Pertanto – conclude Dieni –, rispediamo al mittente le critiche e rivendichiamo con orgoglio la scelta di non farci strumentalizzare da un classe politica che, dopo gli inutili fasti del passato, cerca un nuovo posto al sole facendo leva sui bisogni imprescindibili dei cittadini».