Oppido, ordinato Diacono Pasquale Ciano

Domenica nella Cattedrale-Santuario di Oppido Mamertina, alla presenza del clero diocesano, di numerosi fedeli provenienti anche dalla Parrocchia Santa Marina Vergine-Duomo di Polistena e dal sindaco di Polistena Michele Tripodi; nella solenne Concelebrazione Eucaristica, presieduta dal vescovo della diocesi Oppido Mamertina-Palmi, Mons. Francesco Milito è stato ordinato diacono Pasquale Ciano.
Mons. Milito nella sua omelia si è soffermato sul ministero del diaconato che richiama il concetto di servizio.
Nel Nuovo Testamento, è uno dei termini più frequenti.
Per esempio nella Lettera di San Paolo ai Filippesi l’apostolo rivolge il saluto non solo ai vescovi, ma anche ai diaconi e nella Prima Lettera a Timoteo, illustra le qualità indispensabili perché possano essere degni del ministero loro affidato.
Il carisma proprio del diacono, e cioè la sua specifica grazia sacramentale, è quello di essere animatore del servizio non solo all’altare ma in tutti gli ambienti dove gli uomini vivono.
Le linee dell’impegno nelle varie comunità ecclesiali devono essere orientate nel servizio della Parola di Dio e della carità.
Nella Lumen Gentium, il Concilio Vaticano II,ha individuato nel servizio il valore centrale di tutto il rinnovamento della Chiesa ed ha restituito alla Chiesa il diaconato permanente.
Gli uffici propri del diacono sono quelli di assistere il vescovo o il sacerdote durante le celebrazioni, amministrare il battesimo, assistere e benedire i matrimoni per delega del vescovo o del parroco, amministrare i sacramentali e presiedere ai riti funebri, leggere ai fedeli la Parola di Dio e istruire e animare il popolo, dirigere le celebrazioni della Parola, promuovere e sostenere le attività apostoliche dei laici. Queste funzioni devono essere sempre compiute in comunione con i vescovi e i presbiteri e sempre sotto l’autorità del vescovo o del sacerdote che presiede alla
celebrazione.
Mons. Milito ha sottolineato che il ministero del diaconato si può racchiudere in tre parole: Eucaristia, Parola e Carità.
Dopo l’imposizione delle mani, la preghiera consacratoria, i riti esplicativi, la Liturgia Eucaristica e i riti di comunione; Pasquale Ciano non senza emozione ha ringraziato Dio per il dono della vocazione e tutti quelli che lo hanno accompagnato nel suo cammino.
Ciano ha sottolineato: ”Cristo è luce che illumina il mondo. Illumina gli uomini caduti nel buio per riportarli alla luce. Sarò al servizio dei più poveri e di tutte le persone bisognose che Dio metterà sul mio cammino”.
Caterina Sorbara

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