Oppido Mamertina, nota stampa di Giannetta su dichiarazioni di Raffa su FI
“La misura è colma. Trovo veramente paradossale che il Presidente della Provincia
Giuseppe Raffa dispensi, attraverso gli organi di stampa, consigli, lezioni di buona politica,
soluzioni sul centrodestra, su come riconquistare i delusi e gli astenuti non già da uomo
delle istituzioni ma quale esponente di Forza Italia”.
“Il presidente Raffa dovrebbe ricordare, anche per correttezza nei confronti dei nostri
elettori, che meno di sei mesi fa il sottoscritto, risultato con 4085 preferenze il primo dei
non eletti del collegio della provincia di Reggio Calabria alle regionali, è stato da lui
estromesso per essersi candidato nelle file del suo stesso partito, Forza Italia”.
“Il presidente Raffa, che ambiva alla candidatura a Governatore, non riuscendo
nell’impresa, si è dapprima defilato per poi successivamente flirtare politicamente ed in
maniera trasversale sia a destra che a sinistra, anche nel tentativo di mantenere in equilibrio
la sua traballante maggioranza”.
“E già questo sarebbe sufficiente per tracciare il profilo politico istituzionale di chi oggi si
erge a paladino del partito e dei valori del centrodestra. Ma c’è di più, poiché il presidente
Raffa, utilizzando in modo strumentale il proprio mandato, fallito il tentativo di candidarsi a
governatore, decise, rinnegando se stesso e gli accordi presi già un anno prima con la sua
squadra, di candidarsi come consigliere regionale e pretese, mettendomi alle strette, a due
giorni della presentazione delle liste, che io ritirassi la mia candidatura per sostenere la sua”.
“E poiché non mi ero, non mi sono e mai mi piegherò non già alle logiche del mio partito,
bensì alle sue illogicità, sono stato defenestrato da assessore provinciale e quindi da
consigliere provinciale eletto dal popolo dopo tre anni e sei mesi dal mandato elettorale”.
“Come un equilibrista sul filo, Raffa giustificò il ritiro delle deleghe per questioni di
opportunità politica adducendo che non fosse corretto mantenere la carica assessorile in
costanza della campagna elettorale. Ma che si trattasse di una mera giustificazione
artificiosa fu sotto gli occhi di tutti, in considerazione del fatto che, guarda caso, non siano
mai state ritirate le deleghe ad altri consiglieri provinciali candidati per le regionali con altri
partiti, oggi risultati eletti”.
“E siccome sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico, non solo con un atteggiamento
punitivo ha estromesso dalla giunta gli uomini del suo stesso partito che si sono spesi con
spirito di squadra e che hanno fornito il proprio contributo affinché Forza Italia esprimesse
un seggio, l’unico della provincia, al Consiglio regionale, ma addirittura la nomina dei
nuovi assessori provinciali che spettavano a Forza Italia senza convocare o concordarsi con
il partito; venendo quindi meno alle più elementari regole democratiche di dibattito interno
ed ai più elementari principi di democrazia”.
“Oggi però da buon moralizzatore, Raffa ritiene di voler riconquistare i delusi e gli astenuti
del centrodestra, addirittura muovendo delle critiche all’amministrazione Falcomatà,
sollecitandola a dare risposte ai cittadini, dichiarandosi pronto ad offrire il proprio
contributo per l’istituzione della Città Metropolitana. Dimenticando, forse, che la presidenza
dell’ente intermedio avrebbe dovuto svolgere un ruolo decisivo nei processi di governance
già da diverso tempo”.
“Ma Palazzo San Giorgio non è nuovo alle manovre bipartisan di Raffa. Anche adesso,
senza un consigliere comunale di propria espressione, non gli resta che dispensare consigli
al gruppo di minoranza. Volendo in maniera bipartisan parafrasare una strofa di una
canzone di uno tra i più grandi cantautori della musica italiana, Fabrizio De Andrè, mi viene
da dire: “… Si sa che la gente dà buoni consigli sentendosi come Gesù nel tempio, si sa che
la gente dà buoni consigli se non può più dare il cattivo esempio”.
Il Sindaco Domenico Giannetta