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Oppido Mamertina, “La donna: famiglia, lavoro e impresa” la convention organizzata dall’Istituto Superiore con il patrocinio del Comune.

“Conciliare famiglia e lavoro garantisce lo sviluppo della società. Introdurre misure per il sostegno all’occupazione femminile e strumenti che permettano di armonizzare vita professionale e familiare.” citando Sua Santità Papa Francesco. Così Domenico Giannetta, Sindaco di Oppido Mamertina, ha voluto aprire la convention dal titolo “La Donna: Famiglia, Lavoro e Impresa”, organizzata dall’Istituto Superiore della cittadina preaspromontana e patrocinata dal Comune, svoltasi nell’auditorium del Cine-Teatro comunale.

La manifestazione, voluta dal Dirigente Scolastico Ing. Pietro Paolo Meduri e dall’intero corpo docenti,  ha previsto due distinti momenti: una mostra fotografica dal titolo “Le donne che leggono sono pericolose”, proposta dagli studenti del Liceo Scientifico, che hanno rivisitato in chiave attuale famosissime opere pittoriche che ritraevano come soggetto principale donne immortalate nell’atto di leggere un libro. Così come spiegato dagli stessi ragazzi, è questo un modo singolare per scagliarsi contro quelle culture che non permettono alle donne di leggere, perché la lettura e la cultura aprono la mente, e di conseguenza la donna attraverso esse potrebbe acquisire quella libertà di pensiero e di opinione che viene considerata pericolosa e destabilizzante per quei sistemi culturali che vedono il genere maschile come genere dominante.

L’altro momento è rappresentato dal Convegno dal tema “La Donna: Famiglia, Lavoro e Impresa”,organizzato dall’ITIS di Oppido Mamertina, che ha dato anche il nome all’intera kermesse. L’incontro, moderato dall’Assessore alle Pari Opportunità Eleonora Bellantonio, ha visto la partecipazione di alcune donne calabresi che nella loro vita quotidiana rappresentano degli esempi di come la donna possa conciliare famiglia e lavoro, riuscendo a raggiungere eccellenti livelli in entrambi i casi.

“Colgo l’occasione per ringraziare ancora una volta i dirigenti, i presidi e tutti i docenti degli istituti scolastici oppidesi, che propongono tutte queste brillanti iniziative, che noi, Amministrazione Comunale, siamo ben lieti di patrocinare. Il livello delle nostre scuole è davvero elevatissimo e voglio sottolineare il fatto di come queste nostre eccellenze siano attive e sempre più aperte verso il sociale.” – ha detto il Sindaco Giannetta nel suo intervento ad apertura del convegno – “Per noi la parità tra uomo e donna è un qualcosa di scontato, ma non sempre, e non da tutte le parti, è così. Noi siamo una delle poche amministrazioni comunali ad aver rispettato la percentuale di genere non solo nella composizione della lista con la quale ci siamo presentati nella scorsa tornata elettorale, ma anche e soprattutto nella composizione della Giunta, dove le donne rappresentano il 50%. Ammiro queste donne presenti oggi qui ad Oppido perchè è già molto difficile essere delle eccellenti mogli, delle eccellenti mamme e delle eccellenti professioniste , quando ci si dedica ad una sola attività, figurarsi quando tutte queste vengono conciliate in un unica donna. Seguendo il loro esempio, possiamo permetterci il lusso di sperare in un futuro che sia sempre meno nero e sempre più roseo.”

Sul palco del Cine-Teatro oppidese ha lasciato la propria testimonianza la dott.ssa Maria Giovanna Ursida, Presidente della Cooperativa Sociale Itaca, che ha raccontato di come sia stato difficile per lei entrare nel mondo del lavoro, in tempi in cui ancora la donna-lavoratrice non veniva vista di buon occhio, ma nonostante tutte le difficoltà iniziali è riuscita ad avere successo nel proprio campo lavorativo e, insieme ad altre donne calabresi, ha fondato la Cooperativa Sociale di cui è presidente, e che rappresenta oggi una delle realtà più importanti della provincia reggina per quel che concerne i servizi di aiuto e mediazione familiare e scolastica, mostrandosi come supporto insostituibile per affrontare le problematiche psicosociali.

A dare ulteriore slancio alla manifestazione ci ha pensato l’Ingegnere Menia Cutrupi, più famosa come Mamma Menia, ideatrice,fondatrice e amministratore delegato della Start Up Mammamenia.it, una piattaforma che fornisce agli utenti la possibilità di acquistare i cosìdetti “cofanetti di coccole” e di integrare ad essi dei servizi aggiuntivi come il baby sitting, la stireria, ecc. Menia Cutrupi ha scoperto in giovane età di avere la sclerosi multipla, tutti i medici gli sconsigliarono di fare dei figli, perchè ciò avrebbe potuto peggiorare lo stadio di avanzamento della malattia, ma lei ha portato a termine due gravidanze ed oggi ha due splendidi bambini. Menia ha lasciato a tutti i presenti un consiglio “Non bisogna mai arrendersi e lottare fino in fondo per realizzare i propri sogni”, questo è il comandamento che l’ha portata oggi ad essere una donna, una mamma e un’imprenditrice di successo.

A chiudere la convention l’intervento della giornalista Claudia Tamiro, professionista dell’informazione che ha raccontato la sua esperienza in Afghanistan. Tramite la sua testimonianza si è rilevato come lì la donna non abbia ancora gli stessi diritti dell’uomo, ma la cosa più sorprendente è il fatto che le donne che vivono quella cultura considerino “normale” quello status a cui sono relegate. Da ciò ne è nata una discussione filosofica sulla cosìdetta “normalità”, e cioè se essa sia o meno oggettiva. Risultante unanime ha stabilito che la normalità come concetto oggettivo non esiste, ma dipende dal punto di vista con cui ogni singolo soggetto, gruppo o comunità vede le cose.