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Oppido Mamertina, inaugurata la mostra antologica “…in volto sì fedele e sì perfetto

  • E’ stata inaugurata lo scorso 14 agosto, presso la deliziosa cornice del giardino dell’Episcopio, la mostra antologica “…in volto sì fedele e sì perfetto – Domenico Mazzullo. Ritrattistica dal Novecento”.

L’evento, promosso dall’Associazione Culturale “Mazzullo Opere d’arte”, in collaborazione con il Museo Diocesano di Arte Sacra di Oppido-Palmi e con il patrocinio del Comune di Oppido Mamertina, ha aperto al pubblico un’ esposizione di ritratti del pittore oppidese Domenico Mazzullo (1897-1981).

Il repertorio presentato al Museo Diocesano include i ritratti di ottanta personaggi, eseguiti tra gli anni dieci e gli anni settanta dello scorso secolo . Le opere sono state individuate fra quelle raccolte nella collezione privata del maestro, un tempo tutte custodite nella sua casa-studio, e quelle concesse dalle famiglie oppidesi.

Domenico Mazzullo fu pittore, scultore e poeta in lingua e in vernacolo. Formatosi nella scuola dei fratelli Jerace, è considerato tra i protagonisti indiscussi dell’arte contemporanea calabrese.

A dare l’avvio alla cerimonia d’inaugurazione è stata Nunzia De Pasquale, socio M.O.A., che ha declamato “in volto sì fede e sì perfetto”, poesia emblema dell’intera mostra a firma di Vincenzo Macedonio .

I lavori del convegno, moderati magistralmente da don Letterio Festa, direttore dell’Archivio Storico Diocesano, hanno visto l’ intervento di Paolo Martino , direttore del MuDiOP, che ha presentato dei cenni indicativi del percorso espositivo.      

La parola è poi passata a Mariano Mazzullo, nipote del maestro e Presidente della “Mazzullo Opere d’arte”, che ha dichiarato : “E’ Domenico Mazzullo e la sua opera professionale che adesso abbiamo il compito storico di narrare, riempiendo il ricordo personale di conoscenza e consapevolezza oggettiva, in modo che all’affetto si leghi il concetto, alla forma il contenuto, restituendoci la figura intera del maestro”.

Antonio Roselli , Socio M.O. A. e Vicepresidente dell’Associazione Culturale “Geppo Tedeschi”, nella sua disamina storico- critica relativa alla ritrattistia del Novecento di Domenico Mazzullo ha affermato: “Domenico Mazzullo, che mise a frutto i rudimenti della tecnica pittorica nella scuola neoclassica dei fratelli Jerace, seppe oltrepassare il linguaggio di genere proponendo una ritrattistica che pervade l’intimità psicologica dei soggetti ritratti, che indaga l’emotività e i temperamenti di chi posa, che rompe con il dettame di “verosimiglianza”.     

A trarre le considerazioni conclusive dei lavori è stata Sua Eccellenza Mons. Francesco Milito, vescovo di Oppido- Palmi, che nel suo beneaugurante saluto ha espresso vivo apprezzamento per l’iniziativa ed ha evidenziato la grande valenza delle opere esposte nel contesto culturale e religioso del Museo Diocesano.

La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al prossimo 14 ottobre.