Oppido Mamertina, convegno Olivicoltura: produzione, prevenzione, contraffazione”.
Si è svolto ieri, presso la Sala Consiliare del Palazzo Municipale di Oppido Mamertina, il convegno dal tema: “Olivicoltura: produzione, prevenzione e contraffazione” inserito nella più ampia kermesse “Stati generali della cultura” organizzata dalla Provincia di Reggio Calabria che vedrà sviluppare il suo ricchissimo programma di eventi su tutto il territorio reggino dal 23 al 30 aprile.
L’evento, organizzato in collaborazione con l’amministrazione comunale di Oppido Mamertina, che ha visto la partecipazione di molti imprenditori agricoli, è stato anche l’occasione per presentare ufficialmente alla cittadinanza oppidese il progetto “Arduino e tecnologia NFC per la sicurezza, la tracciabilità e l’anti-contraffazione” con il quale l’Itis del centro preaspromontano è risultato tra i vincitori del concorso nazionale “La Scuola per EXPO 2015” bandito dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) per l’a.s. 2014-2015.
L’Istituto Tecnico Industriale – Informatica e Telecomunicazioni di Oppido Mamertina rappresenterà, infatti, l’istruzione calabrese all’EXPO di Milano. Sarà l’unico istituto d’istruzione superiore secondaria della Calabria ad essere presente alla manifestazione di caratura mondiale che si terrà nel capoluogo lombardo dal 1 maggio al 31 ottobre 2015.
“Siamo fieri di avere avuto questo spazio all’interno degli Stati Generali della Cultura. Ovviamente Oppido Mamertina, polo culturale di enorme rilievo, non poteva mancare in questa iniziativa dell’amministrazione provinciale.” – Così ha esordito il primo cittadino oppidese Domenico Giannetta nel suo discorso introduttivo – “L’olivicoltura è fondamentale per l’economia e lo sviluppo del nostro territorio. Questo convegno vuole essere un utile strumento per migliorare questo settore così diffuso nella nostra area e per mettere a conoscenza degli addetti ai lavori le nuove tecnologie che possono facilitare e ottimizzare il lavoro. Sono molto orgoglioso che una di queste tecnologie, così come vedremo, sia stata frutto dell’ingegno e del lavoro degli studenti e dei docenti di un istituto scolastico oppidese.”
Il convegno, moderato dall’Assessore Scerra, dopo il discorso del Sindaco Domenico Giannetta e i saluti del professore Pasquale Puntillo, collaboratore del dirigente scolastico dell’Istituto d’Istruzione Superiore di Oppido Mamertina, ha visto l’intervento di Rocco Marafioti, noto imprenditore agricolo del reggino.
Marafioti ha spiegato come la produzione della sua azienda agricola sia cambiata dal 1963 ad oggi, aggiornandosi continuamente e tenendo il passo con le nuove tecnologie che vengono create e messe al servizio degli imprenditori agricoli, riuscendo sempre a garantire olio extravergine di oliva di alta qualità e comprovata genuinità. Ha inoltre spiegato quali sono gli accorgimenti che un imprenditore olivicolo deve avere e quali debbano essere le azioni di prevenzione che si dovrebbero attuare per garantire un prodotto di alto livello.
Dopo l’interessantissimo intervento dell’imprenditore taurianovese ha preso la parola un altro grande imprenditore agricolo della provincia reggina, fra i più importanti dell’intera Calabria, il Marchese Pierluigi Taccone.
Quest’ultimo ha spiegato perchè i parassiti e la siccità che quest’anno hanno decimato le produzioni del territorio calabro, non hanno impedito a Taccone, sua moglie, la blasonata principessa Maria Eleonora Acton di Leporano, e i due figli Pietro e Francesco, tutti al lavoro nell’azienda agricola, di ottenere un ottimo risultato. Nonostante tutti i problemi hanno prodotto 2000 quintali di olio extravergine di qualità, in media con gli anni scorsi, che in termini di valore corrispondono a un milione e cento euro. La loro produzione è rivolta al mercato italiano ma anche all’estero: Germania, Inghilterra, Danimarca, Polonia, e stanno cercando nuovi sbocchi e canali negli Stati Uniti.
L’imprenditore ha spiegato che uno dei motivi per cui sono riusciti a produrre anche quest’anno è l’aver rinnovato per tempo gli alberi, piantandone di più piccoli per agevolare la raccolta, utilizzando le stesse varietà locali per non deviare dalla vocazione del territorio, ma integrati con qualche tipologia simile. Hanno inoltre ottimizzato i costi di lavorazione e della raccolta e della capacità di proteggere le piante dal punto di vita fitosanitario.
Questi sono alcuni esempi portati dal Marchese Taccone per far capire quanto sia importante la prevenzione nell’olivicoltura e quanto sia importante riuscire ad aggiornarsi continuamente sulle nuove tecniche e sulle nuove tecnologie a disposizione.
Altro tema trattato da Pierluigi Taccone è quello della contraffazione e di quanto questa possa essere un vero e proprio cancro per l’economia di un’intera regione. Questo argomento, introdotto dal marchese, è stato ripreso dal professore Salvatore Marra che, insieme al professor Giuseppe Galea, ha curato il progetto “Mamertino Extra”, sviluppato dai ragazzi delle classi VB e VC dell’Itis di Oppido Mamertina, con il quale la scuola oppidese sarà presente nell’ esposizione universale che aprirà i battenti il prossimo 1 maggio e che aiuta proprio ad eliminare la contraffazione.
I docenti hanno illustrato i molteplici obiettivi che il progetto si pone: in primis mira a valorizzare la tradizione agroalimentare della produzione dell’olio d’oliva, che rimane il prodotto più tipico del Sud Italia; punta, inoltre, a dimostrare la fattibilità e la semplicità dell’integrazione di un sistema a microcontrollore in una filiera alimentare in grado di scrivere in un’etichetta elettronica un codice di sicurezza da cui ricavare tutte le informazioni riguardanti la tracciabilità di un certo prodotto; e infine, si pone come obiettivo quello di garantire al 100% l’autenticità dello stesso, evitando contraffazioni e tutelando così il “Made in Italy”.
I due professori hanno spiegato inoltre che essendo l’olio d’oliva il prodotto più tipico della zona preapromontana, i ragazzi hanno denominato “Mamertino EXTRA” l’ipotetico olio extra vergine d’oliva, realizzato da un’immaginaria azienda situata nel comune sede dell’Istituto, che si intende tutelare da eventuali contraffazioni e da cui prende il nome l’intero progetto.
I curatori del progetto hanno infine evidenziato quanto l’etichettatura dei prodotti alimentari sia estremamente importante in quanto assicura che i consumatori dispongano di informazioni complete sul contenuto e sulla composizione dei prodotti, allo scopo di tutelarne la salute e gli interessi, ed allo stesso tempo può garantire anche il nostro “Made in Italy”, evitando che copie contraffatte di articoli pregiati siano prodotte e messe in commercio. A tal proposito la tecnologia NFC (Near Field Communication), ossia quella usata nel progetto, si sta imponendo come una tecnologia emergente in quanto consente, attraverso l’uso di semplici chip adesivi, denominati TAG, la creazione di etichette elettroniche non clonabili in grado di assicurare l’originalità di un determinato prodotto.