Oppido, aperto il primo Sinodo Diocesano
Oggi, a Oppido Mamertina in Cattedrale, con una solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Francesco Milito, Vescovo della Diocesi di Oppido Mamertina – Palmi, alla presenza di tutto il presbiterio e dei Membri sinodali, si è aperto il 1° Sinodo diocesano “Camminare nella Verità” che si concluderà l’8 Dicembre 2022.
Nel corso dell’omelia della Messa di apertura Mons. Milito ha sottolineato:
”Prima che riflessione, confronto, cantiere di proposte, il Sinodo è anzitutto esperienza gioiosa di preghiera, calorosa come nel giorno di Pentecoste, estatica come nelle visioni dell’Apocalisse. Il flusso di bene non ha altre sorgenti, e i santi desideri non potranno avere altra linfa e forza”.
Continuando Mons. Milito ha aggiunto: ”Qui la statio di partenza, il capolinea del Sinodo, la Chiesa Cattedrale, madre di tutte le altre Chiese della Diocesi, casa di preghiera intorno al Vescovo, sede del suo magistero e del suo governo, per riscoprirsi, avvertirsi Chiesa una, compatta, caricata dall’incontro con Dio per incontrare nella pace, senza divisioni, invidie, fratture, risentimenti, invisibili pregiudizi, i fratelli per amarli tutti come egli, Padre ama, quali che siano gli alberi genealogici, le provenienze etniche, le biografie lineari, avventurose o contorte, le posizioni ideologiche, le posizioni culturali, le appartenenze lobbistiche, convincimenti radicati – anche avverse –, chiaramente rilevabili o vegetativi nel sottobosco dei poteri occulti e/o del male scientificamente programmato e lucidamente perpetrato”.
Mons. Milito si è soffermato sull’Instrumentum laboris, che è un punto di partenza del cammino che sarà indirizzato dallo Spirito Santo, dicendo:
”L’abbiamo qualificato piattaforma di partenza, aperta a integrazioni, arricchimenti, perfezionamenti accolti e raccolti Sinodo progredendo, nuclei tematici generativi per ulteriori riflessioni. Possiamo accostarvi la specificità di Lineamenta, cioè di tracciato, proprio di quando si viaggia: prevista la rotta, arricchente la guida. Questa coscienza della base, approfondendo in scandaglio zone nuove o zone d’ombra, andranno a vantaggio dell’insieme e l’esercizio del discernimento, di cui il Sinodo sarà un grande e sicuro tirocinio alla scuola dello Spirito Santo, primo Maestro. Per necessità, le Sessioni sinodali saranno a porte chiuse, ma con le “finestre aperte” e “senza tetto”: dall’alto e da fuori ascolti e rimandi”.
In tutto 154 i Membri delle Sessioni Sinodali tra sacerdoti, diaconi, religiosi/e, seminaristi e laici impegnati (uomini e donne) della diocesi di Oppido – Palmi, che dall’analisi dovranno passare alla sintesi, alla progettualità, alle pianificazioni, alla collaborazione sinergica e attiva, superando i cliché pastorali obsoleti, gli arroccamenti tradizionalisti, la quiete indisturbata e le incontrastabili comodità che non si addicono al cristiano.
Bello e significativo il logo del Sinodo Diocesano con le montagne dell’Aspromonte e il Mar Tirreno, che sono gli elementi naturali che caratterizzano il paesaggio della Piana; la pianta dell’ulivo e il fiore degli agrumi che rappresentano la produzione olivicola e agrumaria specializzata; le persone che si dirigono verso il Cero Pasquale, simbolo di Cristo Crocifisso e Risorto, che rappresentano la Chiesa come Popolo di Dio in cammino nella verità.
Caterina Sorbara