Nella Calabria, relegata a cenerentola dalla politica, risolviamo i problemi negando i diritti.
Infatti la guerra tra poveri, nella nostra terra di calabria, registra l’ennesimo episodio che vede loro malgrado protagonisti la Sorical ed alcuni Comuni della Calabria. Infatti, la Società Risorse Idriche Calabresi ha pensato bene di avviare, in questi giorni, un azione di riduzione dell’acqua erogata ad alcuni Comuni, tra i quali quello dallo scrivente rappresentato, pensando forse, così facendo, di poter risolver il disastro in cui quotidianamente operiamo.
Nell’ambito della gestione dell’acqua in Calabria la mancata efficienza, degli ultimi anni, può verosimilmente essere ricondotta alla gestione della stessa Sorical, società incaricata di gestire un sistema idrico che è al collasso, tra reti “medievali”, dispersione, tariffe esose, a carico dei calabresi, e anche illegittime perché determinate in modo unilaterale.
Infatti è la Corte dei Conti ad aprire i riflettori sul “buco nero” Sorical, dedicandole un capitolo ad hoc nella relazione sul giudizio di parificazione al Rendiconto 2013 della Regione. La Magistratura contabile, su Sorical, esempio plastico dei “carrozzoni” costosi e improduttivi che costellano la Regione Calabria, così in conclusione annota amaramente: «In base all’analisi del quadro complessivo riguardante la nuova gestione della Sorical, non emerge una situazione di maggiore efficienza ed efficacia del servizio né la creazione di economie di scala, bensì un’evidente condizione deficitaria e fallimentare che ha generato non solo diseconomie ma anche duplicazioni di costi».
Ebbene, ciò nonostante, pur avendo il Comune di Seminara chiesto un incontro per cercare di conciliare la posizione debitoria, nascente da obbligazioni che il Comune non ha pagato in quanto si era in attesa che il giudice desse le giuste direttive per versare le somme, a Sorical, pignorate da Enel, i responsabili con un gesto arbitrario e illegittimo hanno ridotto l’erogazione dell’acqua all’intera popolazione di Seminara, provocando di conseguenza la mancanza totale di acqua in alcune zone del paese e recando un grave disservizio alle persone anziane, agli ammalati ai bambini e a tutti i coloro che non possono spostarsi dalla propria abitazione.
Pertanto, considerato che non permetto a nessuno di offendere la dignità dei miei concittadini, contesterò nelle sedi competenti a Sorical:
– La nullità e l’inefficacia del contratto di fornitura predisposto unilateralmente dalla società So.Ri.Cal Spa, senza la preventiva adozione della determinazione a contrarre indicante i fini, l’oggetto e le condizioni essenziali del “contratto di fornitura” da parte del Consiglio Comunale e senza la relativa sottoscrizione.
– L’arbitrarietà delle tariffe imposte dalla società So.Ri.cal Spa. Al riguardo, la Corte Costituzionale con distinte sentenze nn. 29 e 142 del 2010 ha stabilito che le Regioni non hanno alcuna competenza in materia di determinazione delle tariffe dell’acqua trattandosi di materia riservata ex art. 117 Cost. alla competenza esclusiva dello Stato ascrivibile a quelle della tutela dell’ambiente e della concorrenza.
– La carenza di legittimazione ad agire della società per azioni in quanto la riscossione di eventuali crediti per il mancato pagamento delle tariffe idriche appartiene alla competenza esclusiva della Regione che avrebbe dovuto procedere al recupero delle somme mediante ingiunzione di pagamento dirigenziale senza gravare l’Ente “debitore” di spese e competenze legali.
Il tutto non esula, comunque, dalle proprie responsabilità tutti quei miei concittadini che con atteggiamento evasivo non hanno sino ad oggi pagato il canone idrico e verso i quali sono in corso azioni di sollecito affinché il Comune possa essere messo nelle condizioni di poter operare nell’efficienza.
Infine, non vanno dimenticate le responsabilità amministrative di chi mi ha preceduto e che oggi, trovando anonima accoglienza nelle locali file del PD, si permette il lusso di esprimere giudizi sull’operato dello scrivente dimenticando i disastri, che l’amministrazione da me guidata, ha ereditato a palazzo San Mercurio e la cui paternità è ben nota tutti, essendo lui il legittimo titolare.
Il Sindaco
Dott. Giovanni PICCOLO