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Marziale risponde ad un sindacato psicologi: “utilizzate i media con oculatezza e coscienza, non per scrivere fandonie”

“Dichiarazioni rilasciate da un tale segretario di un sindacato degli psicologi italiani (AUPI) lascerebbero intendere che il sottoscritto abbia in qualche modo puntato l’indice contro tale categoria nel caso della ragazza imputata di avere ammazzato la mamma a Melito Porto Salvo (RC) e tali asserzioni mi obbligano a rispondere”: è quanto afferma il sociologo Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori.

 

“Nessuno – chiarisce Marziale – ha puntato l’indice contro la categoria degli psicologi, tutt’altro. In questo caso la categoria è stata impeccabile, anzi alcuni appartenenti ad essa ieri mi hanno segnalato con sgomento il dire di questo tizio asserendo essere a loro totalmente sconosciuto. È riferita a ben altre istituzioni la nostra richiesta di chiarimento, rispetto alla quale continuiamo a tenere alta la nostra voce a dispetto del silenzio cui ci vorrebbe ridurre questo tizio, palesemente in errore”.

 

“Restando a disposizione, come ovunque ripetuto, delle autorità inquirenti e solo di esse, ai quali si possiamo esibire ciò di cui siamo in possesso – incalza il presidente dell’Osservatorio – respingiamo le invettive di questo sconosciutissimo signore invitandolo prima di mettersi a scrivere comunicati stampa di accertarsi di avere capito bene, perché i media vanno usati con coscienza e consapevolezza, ed in ogni caso troviamo molto strano che qualcuno avverta il bisogno di imbavagliare l’Osservatorio sui Diritti dei Minori, che in quindici anni di vita si è distinto proprio per le battaglie sempre oculate che hanno valso riconoscimenti istituzionali ai più alti livelli. Riveda, rilegga, si accerti e poi abbia la dignità di chiederci scusa, perché noi ringraziamo – in questo caso – gli psicologi di essere intervenuti”.